28.05.2013 Views

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Guardò in su verso il primo piano e fu sopraffatta da un senso di<br />

spossatezza. Troppo stanca per salire e ridiscendere, e troppo<br />

imbarazzata per proseguire, si limitò a origliare i rumori provenienti<br />

dalla sala da pranzo. Voci maschili e femminili si mescolavano<br />

chiacchierando e ridendo. Una bottiglia di vino venne stappata con un<br />

pop. Qualcuno ringraziò Fritz per aver portato in tavola dell'altro<br />

agnello.<br />

Bella abbassò gli occhi sui piedi nudi. Era proprio una sciocca. Una<br />

sciocca a pezzi. Era sconvolta a causa di ciò che le aveva fatto il lesser,<br />

spaventata per ciò che aveva visto fare a Zsadist, e tremendamente<br />

sola, ora che aveva capito cosa provava per lui.<br />

Stava per tornare di sopra quando qualcosa le sfiorò la gamba.<br />

Trasalendo, guardò in basso e incrociò gli occhi verde giada di un<br />

gatto nero. Il felino batté le palpebre, e facendo le fusa sfregò la testa<br />

contro la sua caviglia. Bella si chinò ad accarezzargli il pelo con mani<br />

tremanti. Era un animale di rara eleganza, tutto linee armoniose e<br />

movenze flessuose. Senza sapere il perché, le venne da piangere, e si<br />

ritrovò seduta sull'ultimo gradino dello scalone con il micione<br />

raggomitolato in grembo.<br />

«Si chiama Boo.»<br />

Bella alzò gli occhi con un'esclamazione di sorpresa. Davanti a lei<br />

c'era Phury, sempre imponente anche se non era più in tenuta da<br />

combattimento ma vestito di cachemire e lana. Stringeva in mano un<br />

tovagliolo, come se si fosse appena alzato da tavola, e aveva un odore<br />

buonissimo, forse si era appena fatto barba e doccia. Mentre lo fissava<br />

si accorse che le chiacchiere e i rumori della sala da pranzo si erano<br />

dissolti nell'aria, lasciando spazio al silenzio. Tutti sapevano della sua<br />

presenza lì fuori, di sicuro.<br />

Phury si inginocchiò, porgendole il tovagliolo. «Non vuoi unirti a<br />

noi?» disse piano.<br />

Lei si tamponò il viso continuando a stringere il gatto al petto.<br />

«Posso portarlo dentro con me?»<br />

«Ma certo. Boo è sempre il benvenuto alla nostra tavola. E anche<br />

tu.»<br />

«Sono senza scarpe.»

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!