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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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screpolata, con gli angoli smangiati, la seduta sfondata e quattro<br />

gambe che arricchivano di nuovi significati il termine «robusto».<br />

Tohr posò la mano sull'alto schienale della poltrona. «Ci credi che<br />

Wellsie mi ha costretto a sbarazzarmi di questa?»<br />

John annuì e a gesti disse: Sì, ci credo.<br />

Sorridendo, Tohr andò a uno schedario alto fino al soffitto. Aprì<br />

uno sportello, digitò una serie di numeri su un tastierino e il fondo del<br />

mobile si aprì, rivelando un buio passaggio segreto.<br />

«Andiamo.»<br />

John si infilò all'interno. Era una galleria di metallo, abbastanza<br />

grande da contenere tre persone che camminavano affiancate e molto<br />

alta, tanto che sopra la testa di Tohr c'era ancora spazio. Ogni tre metri<br />

circa c'erano dei faretti incassati nel soffitto, che però non riuscivano a<br />

dissipare l'oscurità.<br />

È la cosa più fica che abbia mai visto, pensò John quando<br />

cominciarono a percorrerla.<br />

I passi di Tohr rimbombavano contro le lisce pareti di acciaio, così<br />

come la sua voce profonda.<br />

«Senti, a proposito dell'incontro con Wrath, non voglio che ti<br />

preoccupi. Fa una certa impressione, ma non hai niente da temere. E<br />

non lasciarti impressionare dagli occhiali da sole. È quasi cieco e<br />

ipersensibile alla luce, quindi gli tocca portarli. Anche se non ci vede,<br />

però, per lui sarai un libro aperto. Saprà capire le tue emozioni alla<br />

perfezione.»<br />

Poco più avanti, sulla sinistra, comparve una scala, e in cima c'era<br />

una porta con un altro tastierino numerico. Tohr si fermò, indicando il<br />

tunnel che sembrava proseguire a perdita d'occhio davanti a loro.<br />

«Se da qui vai sempre dritto, centocinquanta metri e ti ritrovi agli ex<br />

alloggi del custode.»<br />

Salì la rampa di scale, digitò sul tastierino e spalancò la porta. Una<br />

luce accecante si riversò dentro il tunnel, come acqua liberata da una<br />

diga.<br />

John guardò in su con una stranissima sensazione nel petto. Gli<br />

sembrava di sognare.

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