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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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Capitolo 19<br />

A testa china, John cercava di non farsi prendere dall'ansia. Lo<br />

spogliatoio era pieno di vapore, voci e schiocchi di salviette bagnate<br />

sui fondoschiena nudi. Gli allievi si erano tolti le uniformi sudate e<br />

facevano la doccia prima di mangiare un boccone e trasferirsi in aula<br />

per il resto delle lezioni.<br />

Erano le classiche cose da ragazzi, peccato che a John non andasse<br />

per niente di farsi vedere nudo. Anche se fisicamente non era diverso<br />

dai suoi compagni, quella scena sembrava uscita dritta dritta dagli<br />

incubi scolastici che lo avevano ossessionato finché, a sedici anni, non<br />

aveva abbandonato gli studi. E al momento era decisamente troppo<br />

stanco per affrontarla di nuovo.<br />

Doveva essere più o meno mezzanotte, ma per come si sentiva<br />

potevano essere le quattro del mattino... di due giorni dopo.<br />

L'allenamento in palestra era stato massacrante. Nessuno degli altri<br />

ragazzi era forte, tutti però erano in grado di ripetere gli esercizi<br />

illustrati da Phury e Tohr. Alcuni erano persino dei talenti naturali,<br />

cavolo. Lui invece era una frana. Era lento con i piedi, le mani erano<br />

sempre nel posto sbagliato nel momento sbagliato ed era<br />

completamente scoordinato. Per quanto si sforzasse, non riusciva a<br />

stare in equilibrio. Si muoveva come un sacco di patate, goffo e<br />

malfermo sulle gambe.<br />

«Farai meglio a sbrigarti» disse Blaylock. «Mancano otto minuti.»<br />

John lanciò un'occhiata all'ingresso delle docce. L'acqua continuava<br />

a scorrere anche se, da quello che intravedeva, dentro non era rimasto<br />

nessuno. Si tolse uniforme e sospensorio e in fretta entrò nella...<br />

Merda. Nell'angolo in fondo c'era Lash. Quasi lo stesse aspettando<br />

al varco.<br />

«Ehilà, grand'uomo» lo apostrofò il biondino in tono beffardo.<br />

«Oggi hai proprio dato spettacolo là fuo...»<br />

Si interruppe di colpo, guardando il petto di John.<br />

«Piccolo leccaculo che non sei altro» sbottò, andandosene infuriato.<br />

John abbassò lo sguardo sulla cicatrice circolare sul pettorale

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