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03.La Confraternita Del Pugnale Nero_PORPORA

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il nastro verde sopra il ginocchio, tagliò uno spicchio di polpa bianca e<br />

lo infilzò con il coltello, poi lo allungò a John, il quale lo prese tra le<br />

dita e lo mangiò, mentre Z ne tagliava un altro per sé e se lo portava<br />

alla bocca in punta di lama. Continuarono così finché della mela restò<br />

soltanto il torsolo.<br />

Zsadist prese buccia e torsolo e li gettò nel piccolo contenitore dei<br />

rifiuti accanto al sedile. Poi pulì la lama sui pantaloni di pelle e si mise<br />

a lanciare il coltello per aria riprendendolo al volo. Andò avanti per<br />

tutto il tragitto fino in città. Giunti alla prima fermata, ci fu una lunga<br />

esitazione dopo che il pannello divisorio venne aperto. Due ragazzi<br />

scesero di corsa.<br />

Il vampiro li seguì con gli occhi neri - quasi volesse memorizzarne i<br />

volti - senza mai interrompere il suo passatempo: il coltello andava su<br />

e giù, il metallo nero scintillava, il grosso palmo lo afferrava al volo<br />

per il manico sempre nello stesso punto.<br />

Questo si ripeté a ogni fermata. Finché lui e John non rimasero soli.<br />

Quando il pannello divisorio si chiuse, Zsadist fece scivolare il<br />

pugnale nel fodero sul petto. Poi si spostò sul sedile dall'altra parte del<br />

corridoio e si appoggiò con la schiena al finestrino, gli occhi chiusi.<br />

John non era così ingenuo da pensare che stesse dormendo. Il suo<br />

respiro non era cambiato. Era sempre vigile. Non voleva interagire e<br />

basta.<br />

Tirò fuori blocco e penna. Scrisse in modo chiaro, piegò il foglio in<br />

due e lo tenne in mano. Voleva ringraziarlo. Anche se il vampiro non<br />

sapeva leggere, lui doveva fare qualcosa.<br />

Quando il bus si fermò e il divisorio si aprì, lasciò il foglio sul sedile<br />

del guerriero senza nemmeno tentare di darglielo in mano. Fece molta<br />

attenzione a non alzare lo sguardo mentre scendeva i gradini e<br />

attraversava la strada. Poi però si fermò sul prato davanti a casa a<br />

guardare il bus che ripartiva, con la neve che gli cadeva sulla testa, sulle<br />

spalle, sulla sacca da ginnastica.<br />

Il pulmino scomparve nella bufera e lui vide Zsadist in piedi<br />

sull'altro lato della strada. Il fratello alzò il foglio, stringendolo tra<br />

indice e medio. Annuì una sola volta, se lo mise in tasca e si<br />

smaterializzò. John restò a fissare il punto in cui poco prima si trovava

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