Le poesie di Ossian

CANTO PRIMO 9
«"«d Cess* un tratto; dei percossi scudi
S'ode il cupo fragore. Olla da lungi
A/za il canto del duolo : Oscar conobbe
/l segnai della morte-i ei sorge , afferra
La lancia. Oscar, disse Cairba , io scorgo
La lancia di Teraora 5 in la tua destra,
Figlio di Morven , dei gran re d' Erina
Brilla l'antica lancia: essa l'orgoglio
Fu di ben cento regi , essa la morte
Di cento eroi ; cedi garzone altero,
,
Codila al nato al carro alto Cairba.
Che? del tradito rcgnator d' Erina
Ch'io ceda il dono? Oscar soggiunse; il dono
Del bel Cormano dalla bionda chioma,
Ch'egli fece ad Oscar, quand'ei disperse
L' oste nemica ? Alle sue sale io venni
Allor che di Fingallo innanzi al brando
Fuggi Svarano: isfavillò di gioja
Nei volto il giovinetto , e di Temoni
Diorami la lancia, e non la diede a un fiacco,
Truce Cairba, ad alma vii non diellu.
Non e 1' oscurità della tua faccia
Per me tempesta, e gli occhi tuoi non sono
Fiamme di morte: il tuo sonante scudo
Pavento io forse ? o d' Olla al feral canto
Tremami in petto il cor? no, no , Cairba
Spaventa i fiacchi 5 Osearre alma ha di rupe.
Né vuoi ceder la lancia? allor riprese
Del fior Cairba il ribollente orgoglio.
Sono i tuoi dt-tti baldanzosi e forti ,
Perchè presso è Fingallo , il tuo di Morven
Guerrier canuto ; ei combattè coi vili ;
Svanire ci «ieve di Cairba a fronte ,
Cu. ne di nebbia una sottil colonna
Contro i venti dell' Ata. - Al duce d' Ata
§e quel guerrier , che combatlco coi vili ,