Le poesie di Ossian

Fosse dappresso, il duce d' Ata in fretta
(ili cederla la verdeggiante Erma ,
Per fuggire il suo sdegno : olà, Cairha,
Non parlar dei possenti 5 a me rivolgi
Il brando tuo 5 la nostra forza è pari :
Ma Fingallo , ah Fingal di tutti è sopra!
I lor seguaci intenebrarsi in volto
Videro i duci , e s' affollalo in fretta
Intorno a lor : vibran focosi sguardi ,
Snudansi mille spade. Olla solleva
Della battaglia il canto. In ascoltarlo
Scorse per
1' alma tremolìo di gioja
Al figlio mio quf-lla sua gioja usala , ,
Allor che udiasi di Fingallo il corno.
Nera, come la gonfia onda, che al soffio
D' aura sommovitrice alzasi , e piomba
Curva sul lido , di Cairba ì' oste
S' avanza incontro a lui. Figlia di Toscar,
Quella lagrima ond' è ? non cadde ancora
lì nostro eroe ; del braccio suo le morti
Molte saran , pria che sia spento. Osserva,
Come cadongli innanzi , e sembran boschi
Là nel deserto , allor che un' irata ombra
Torbida furibonda esce , ed afferra
Le verdi cime coli' orribil destra.
Cade Morlan , muor Conacar , Maronte
Guizza nel sangue suo : fugge Cairba
Dalla spada d' Oscarre , e ad appiattarsi
Corre dietro ad un masso : ascosamente
Alza la lancia il traditore , e '1 fianco
Ad Oscar mio passa di furto ; ei cade
Sopra lo scudo , ma '1 ginocchio ancora
Sostenta il duce 5 ha in man la lancia: vedi,
Cade 1' empio Cairba ; Oscar si volge
Col penetrante acciaro, e nella fronte
Profondamente gliel conficca , e parte