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homolaicus.com Maximilien de Robespierre

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soprattutto il rovesciamento <strong>de</strong>lla monarchia non potevano<br />

portare - a giudizio <strong>de</strong>ll'Assemblea - che all'adozione di metodi<br />

drastici e coercitivi. «Poiché la guerra esterna e la guerra civile<br />

continuavano - dirà con acume Soboul - e la borghesia rifiutava<br />

l'appoggio popolare per timore <strong>de</strong>lla <strong>de</strong>mocrazia sociale,<br />

una necessità ineluttabile portava la Repubblica <strong>de</strong>i proprietari<br />

a rafforzare a poco a poco, dietro la facciata liberale, i poteri<br />

<strong>de</strong>ll'esecutivo» (in La rivoluzione francese, ed. Newton).<br />

Naturalmente la storiografia cattolica ha tutto l'interesse<br />

ad affermare che «la maggioranza <strong>de</strong>i vescovi e gran parte <strong>de</strong>i<br />

preti ritenne inaccettabile la Costituzione civile, in quanto essa<br />

misconosceva l'autorità <strong>de</strong>l papa sui vescovi e sulle chiese locali»<br />

(così ad es. J. Comby in «Concilium», n. 1/1989). In realtà<br />

il «misconoscimento» fu solo un pretesto e i costituenti lo<br />

avvertirono <strong>com</strong>e tale. La vera causa <strong>de</strong>l rifiuto va invece vista<br />

nel fatto che la radicale riforma <strong>de</strong>lla chiesa non passava per il<br />

tramite <strong>de</strong>l collegio episcopale, <strong>com</strong>e per tradizione ci si doveva<br />

aspettare, ma piuttosto per quello <strong>de</strong>ll'intellighenzia laica<br />

progressista, più o meno cre<strong>de</strong>nte e praticante, cui volentieri si<br />

associarono i prelati di vedute lungimiranti.<br />

In un primo momento, infatti, i vescovi refrattari, pur<br />

opponendosi alla riforma, non condivisero minimamente la linea<br />

papale di condanna senza appello <strong>de</strong>lla Dichiarazione <strong>de</strong>i<br />

diritti. Proprio per questo motivo la vera differenza fra l'alto<br />

clero conservatore e quello <strong>de</strong>mocratico non stava - <strong>com</strong>e vuole<br />

P. Eicher (in «Concilium», cit.) - semplicemente nel fatto<br />

che quest'ultimo era convinto di poter conciliare le funzioni<br />

<strong>de</strong>lla chiesa con le libertà fondate sui diritti <strong>de</strong>ll'uomo, o nel<br />

fatto di aver scelto la repubblica in luogo <strong>de</strong>lla monarchia. La<br />

differenza non stava tanto in astratte consi<strong>de</strong>razioni filosofiche<br />

o giuridiche, quanto piuttosto nell'esigenza di salvaguardare un<br />

<strong>de</strong>terminato potere politico ed economico.<br />

I conservatori erano favorevoli più che a una Costituzione<br />

«civile» <strong>de</strong>l clero a una Costituzione «clericale» <strong>de</strong>llo<br />

Stato: nel senso cioè che il potere civile avrebbe dovuto am-<br />

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