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homolaicus.com Maximilien de Robespierre

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ciascun individuo il diritto di professare il suo. Il governo non<br />

può rifiutare protezione né accordare privilegi a nessuna confessione<br />

religiosa. [...] Deve tenere tutte le confessioni nel loro<br />

giusto equilibrio, impe<strong>de</strong>ndo che qualunque culto venga turbato<br />

e che esso turbi l'ordine pubblico. [...] Che nessuna religione<br />

pretenda abusivamente al titolo di dominante».<br />

Dice ancora Grégoire, con gran<strong>de</strong> acume e spirito critico,<br />

anticipando una tematica che nella sua interezza verrà ripresa<br />

solo dalle rivoluzioni socialiste: «Sarebbe necessario<br />

mettere al bando una religione intollerante, che non ammettesse<br />

la sovranità nazionale, l'uguaglianza, la libertà, la fratellanza...;<br />

ma dal momento in cui appare evi<strong>de</strong>nte che nessun culto<br />

ferisce questi principi, e dal momento in cui tutti coloro che lo<br />

professano, giurano fe<strong>de</strong>ltà ai dogmi politici, che un individuo<br />

sia battezzato o circonciso, che adori Allah o Jehova, tutto<br />

questo è al di fuori <strong>de</strong>ll'ambito <strong>de</strong>lla politica». Il vescovo concluse<br />

osservando che i più gravi pericoli per lo Stato non sono<br />

i culti religiosi, bensì la superstizione e il fanatismo. (Detto altrimenti:<br />

una religione non è contraria al governo rivoluzionario<br />

solo perché è una religione. L'atteggiamento controrivoluzionario<br />

va dimostrato.) A questo naturalmente i <strong>de</strong>putati potevano<br />

obiettare che i cattolici avevano dato prova, a più riprese,<br />

d'essere alquanto ostili al governo repubblicano, ma la proposta<br />

<strong>de</strong>l vescovo era appunto quella di bandire l'anticlericalismo<br />

ad oltranza, permettendo così ai cattolici un'a<strong>de</strong>sione più spontanea<br />

alle leggi <strong>de</strong>llo Stato.<br />

Dette da un «vescovo» queste cose oggi ci appaiono<br />

davvero singolari, <strong>de</strong>tte poi da un vescovo «cattolico» addirittura<br />

strabilianti. Immaginiamoci - se una tale posizione risultava<br />

così fastidiosa alle orecchie di quei <strong>de</strong>putati - quale gran<strong>de</strong><br />

attaccamento dovesse avere la borghesia per le i<strong>de</strong>e anticlericali,<br />

<strong>de</strong>iste o agnostiche o atee <strong>de</strong>i philosophes ed enciclopedisti.<br />

Se vogliamo, proprio in questa esigenza di anteporre a tutto l'i<strong>de</strong>ologia<br />

stava uno <strong>de</strong>i maggiori limiti <strong>de</strong>lla rivoluzione. Ci<br />

piace però qui ricordare che alla morte di Grégoire, il 28 mag-<br />

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