homolaicus.com Maximilien de Robespierre
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egime assolutistico: la violenza popolare aveva un contenuto<br />
di classe e uno scopo politico, non era un fenomeno gratuito.<br />
Proprio sotto il Terrore si poté garantire al popolo il pane quotidiano.<br />
Filosofi progressisti <strong>com</strong>e Rousseau e Voltaire avevano<br />
previsto con un certo anticipo che il XVIII secolo sarebbe stato<br />
caratterizzato da tensioni rivoluzionarie. Ma quando il momento<br />
venne ci si illuse che tutto sarebbe stato facile, che il nemico<br />
si sarebbe ritirato spontaneamente. Solo i rivoluzionari francesi<br />
più lungimiranti si accorsero che la rivoluzione non coinci<strong>de</strong>va<br />
unicamente con la conquista <strong>de</strong>l potere, ma anche e soprattutto<br />
con la sua difesa e con la profonda trasformazione <strong>de</strong>lle strutture<br />
sociali.<br />
In particolare, <strong>Robespierre</strong> sin dal luglio 1789 <strong>de</strong>nunciò<br />
il <strong>com</strong>plotto aristocratico e i tentativi controrivoluzionari per<br />
farla fallire. Egli aveva <strong>com</strong>preso che il successo <strong>de</strong>lla rivoluzione<br />
esigeva la distruzione <strong>de</strong>l vecchio regime, anche con la<br />
violenza, se questo fosse stato necessario. Nella sua risposta<br />
agli attacchi <strong>de</strong>l girondino Louvet, il 5 novembre 1792, egli affermò<br />
ch'era impossibile volere «una rivoluzione senza rivoluzione»,<br />
era cioè assurdo meravigliarsi di fronte agli arresti <strong>de</strong>i<br />
cittadini sospettati di minare l'ordine pubblico.<br />
Senza nascon<strong>de</strong>rsi il pericolo che <strong>com</strong>portava la sospensione<br />
<strong>de</strong>lle garanzie giuridiche che, in tempi normali, tutelavano<br />
i diritti <strong>de</strong>ll'uomo e <strong>de</strong>l cittadino (p.es. la libertà di<br />
stampa, che avrebbe dovuto essere concessa anche alle opposizioni),<br />
<strong>Robespierre</strong> sosteneva con franchezza la necessità <strong>de</strong>lla<br />
violenza rivoluzionaria: «La forza viene usata per evitare il<br />
crimine», diceva.<br />
Come noto, tuttavia, la rivoluzione francese non arrivò<br />
mai a capire che non ci si può servire <strong>de</strong>lla minaccia di una<br />
controrivoluzione <strong>com</strong>e di un pretesto per imporre un regime<br />
di terrore. Le minacce non possono mai autorizzare provvedimenti<br />
<strong>de</strong>l genere, semplicemente perché i mezzi usati finirebbero<br />
col contraddire i fini per cui si usano, e anche perché se<br />
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