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homolaicus.com Maximilien de Robespierre

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gio 1831, Santo Domingo ed Haiti proclamarono il lutto nazionale,<br />

alla memoria <strong>de</strong>ll'«amico <strong>de</strong>gli uomini di ogni colore».<br />

Grazie a lui infatti si emanò nel 1794 il <strong>de</strong>creto sull'abolizione<br />

<strong>de</strong>lla schiavitù, «senza contropartita né riscatto». Nel<br />

1950 Ho Chi Minh rese omaggio ufficiale a questo «apostolo<br />

<strong>de</strong>lla libertà <strong>de</strong>i popoli», che la maggior parte <strong>de</strong>gli storici cattolici<br />

continua a consi<strong>de</strong>rare con disprezzo <strong>com</strong>e un «giacobino<br />

regicida».<br />

Col passare <strong>de</strong>l tempo, per poter tutelare efficacemente<br />

gli interessi <strong>de</strong>lla gran<strong>de</strong> borghesia, il nuovo governo si vi<strong>de</strong><br />

costretto a scegliere la strada <strong>de</strong>l <strong>com</strong>promesso. Dalla tribuna<br />

<strong>de</strong>lla Convenzione, Boissy d'Anglas, nonostante accusi i preti<br />

«d'instupidire la specie umana», riconosce che è inutile «preten<strong>de</strong>re<br />

d'estirpare l'errore con la violenza». Di lì a poco infatti<br />

si <strong>de</strong>ci<strong>de</strong>rà di conce<strong>de</strong>re ai ribelli <strong>de</strong>lla Van<strong>de</strong>a la libertà di culto,<br />

il diritto di scegliere i loro preti anche fra gli emigrati e la<br />

facoltà di tenere una «guardia territoriale» locale. Il documento<br />

che sancì una certa tolleranza nei confronti <strong>de</strong>lle diverse confessioni<br />

fu il trattato di Jaunaye <strong>de</strong>l 17 febbraio 1795, in cui si<br />

dichiarava: 1) «ogni individuo e ogni sezione di cittadini possono<br />

esercitare liberamente e pacificamente il culto», e 2) «gli<br />

individui e i ministri di ogni culto non potranno essere disturbati,<br />

inquietati né ricercati a motivo <strong>de</strong>ll'esercizio libero, pacifico<br />

e non pubblico <strong>de</strong>l loro culto». Il culto privato - <strong>com</strong>e noto<br />

- implicava che lo si tenesse non nelle chiese ufficiali, che erano<br />

state trasformate in «templi <strong>de</strong>llo Stato» per il culto <strong>de</strong>cadario,<br />

ma in altri luoghi gestiti a proprie spese, e che l'uso <strong>de</strong>gli<br />

abiti religiosi, <strong>de</strong>lle campane, ecc. restasse vietato, inoltre che i<br />

sacerdoti prestassero il giuramento <strong>de</strong>l 14 luglio 1792 alla libertà<br />

e all'uguaglianza.<br />

Paradossalmente, mentre al tempo <strong>de</strong>lla dittatura giacobina<br />

si negava la libertà di culto per difen<strong>de</strong>re gli i<strong>de</strong>ali rivoluzionari,<br />

ora invece i termidoriani concedono, seppur limitatamente,<br />

questa libertà, ma solo per difen<strong>de</strong>re <strong>de</strong>gli i<strong>de</strong>ali reazionari.<br />

La borghesia infatti non voleva rinunciare alla propria<br />

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