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STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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LE NORMATIVE REGIONALI IN MATERIA FORESTALE<br />

L’orientamento della Regione, espresso nelle pagine web dedicate alla politica forestale, prevede<br />

che le attività di pianificazione e gestione forestale della Regione <strong>Piemonte</strong> siano “orientate a<br />

disciplinare gli interventi nel bosco, prevenire e limitare l'abbandono delle superfici boschive, regolare,<br />

diffondere ed incentivare la pratica delle attività selvicolturali, e innestare un circolo virtuoso di<br />

valorizzazione dei prodotti forestali.”<br />

La politica regionale è fondata su “Macro-aree di intervento” che contengono svariate attività<br />

finalizzate a formare la cultura della gestione del patrimonio boschivo, attraverso lo sviluppo di<br />

alcuni concetti chiave come "gestione associata", "uso multifunzionale delle foreste" e "realizzazione<br />

di progetti di filiera" in grado di incentivare le potenzialità del bosco come risorsa anche economica<br />

oltre che ambientale, così come previsto dalla recente legge regionale 4/2009, "Gestione e<br />

promozione economica delle foreste" e nei suoi regolamenti di attuazione.<br />

Sempre secondo la Regione, la nuova legge riconosce il valore collettivo e l'interesse pubblico delle<br />

foreste sottolineandone la multifunzionalità: tra le principali novità introdotte dalla nuova<br />

normativa si annoverano le forme di gestione associata, la nascita degli sportelli forestali,<br />

l'istituzione del Fondo Regionale di sviluppo forestale dell'Albo delle imprese forestali del <strong>Piemonte</strong>.<br />

Linee di indirizzo alla luce del nuovo regolamento<br />

Il regolamento forestale è stato recentemente modificato in modo da snellire l’iter procedurale per<br />

poter effettuare tagli nelle aree boscate di piccola estensione. Le modifiche al regolamento hanno<br />

infatti innalzato la soglia di superficie prevista per i tagli senza comunicazione ufficiale, da 2000 a<br />

5000 metri quadrati. Tuttavia, questa modifica ha subito diverse critiche in quanto si paventa il<br />

rischio che la maggiore semplificazione dia il via libera ai disboscamenti fatti da non professionisti.<br />

L’opportunità di favorire l’accesso alle proprietà, semplificando le norme per gli interventi di<br />

esbosco deve però anche essere vista positivamente, alla luce della possibilità di sviluppo di una<br />

filiera locale che oggi non è significativa.<br />

Il nuovo regolamento evidenzia infatti la necessità che la gestione del legname sia orientata al fine<br />

ottenere assortimenti di maggiore pregio e valore, in modo da ottenere nel tempo un incremento<br />

della qualità della produzione, oppure - nel caso di gestioni forestali all’interno di aree protette -<br />

dalla necessità di conferire al bosco una struttura più simile a quella naturale e quindi in maggiore<br />

equilibrio con i fattori ambientali.<br />

Per ultimo, il rinnovo delle popolazioni boschive appare necessario anche in base all’esigenza di<br />

assicurare una maggiore protezione diretta da caduta massi e valanghe. Interventi in questo senso<br />

interessano prevalentemente le Faggete, i Castagneti misti e in minor misura i Querceti, soprattutto<br />

di Rovere.<br />

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