STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
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processi e favorire la costituzione di un sistema stabile e autonomo entro un orizzonte temporale<br />
che non può essere certo infinito.<br />
Si può quindi affermare che, probabilmente, grazie alle sue peculiarità, la gassificazione potrà<br />
affermarsi nel medio periodo come modello dominante, a condizione che le imprese produttrici<br />
utilizzino la quota di profitti derivante dalle politiche di incentivazione aumentando lo sforzo per la<br />
stabilizzazione dei processi, la riduzione dei costi e l’aumento dei rendimenti.<br />
Problematiche di finanziamento<br />
Il problema oggi più rilevante, però, è la “bancabilità” dei programmi basati sui gassificatori. La<br />
realizzabilità o meno di un progetto di lungo termine, infatti, dipende relativamente poco dalle<br />
scelte tecniche delle iniziative, o dalle tecnologie impiegabili nei processi combustivi del legno<br />
piuttosto che del rifiuto oppure delle necessità di stoccaggio o logistiche.<br />
L’elemento più critico nella “realizzabilità” di una iniziativa si riscontra infatti nella BANCABILITÀ,<br />
intesa come tendenziale finanziabilità, e nel conseguente livello di rischio imprenditoriale.<br />
Sotto questo profilo, per una banca, non vi è dubbio che le tecnologie consolidate e con precedenti<br />
statisticamente rilevanti siano preferibili a tecnologie innovative sotto il profilo dell’affidabilità nel<br />
tempo e quindi della certezza dei flussi di cassa derivanti dalla funzionalità tecnologica.<br />
Il punto, però, è che mentre nel biogas i costi delle tecnologie storicamente dominanti sono<br />
adeguate alle condizioni economiche del sistema agricolo di conferimento, nel caso delle biomasse<br />
forestali, le tecnologie di valorizzazione energetica cosiddette mature - ORC e turbine – non sono<br />
assolutamente in grado di riconoscere il valore effettivo della filiera .<br />
In parole semplici: non possono “pagare” il cippato di origine forestale o agricola quanto questo<br />
effettivamente costa.<br />
Per questi motivi, oggi le iniziative a biomassa vengono finanziate solo in parte scontando a monte<br />
difficoltà tecnologiche di affidabilità e di mercato (approvvigionamento certo e tecnologie a costi<br />
sostenibili) ma proprio tali criticità hanno prodotto lo sviluppo di modelli progettuali relativamente<br />
più semplici da finanziare, basati su tecnologie di bassa potenza.<br />
Per riuscire a rendere bancabile un progetto basato su tecnologie innovative come la gassificazione,<br />
occorre ridurre rafforzare il più possibile la proposta producendo obbligatoriamente i seguenti<br />
documenti:<br />
a. Un titolo contrattuale di natura reale che certifichi la disponibilità dell’area.<br />
b. Il contratto di costruzione dell’impianto chiavi in mano da parte di una azienda di chiara<br />
fama.<br />
c. Contratti di gestione e manutenzione dell’impianto costruito.<br />
d. Uno o più contratti e un piano complessivo, documentato, di approvvigionamento della<br />
biomassa.<br />
e. Contratti di vendita dell’energia termica.<br />
f. Garanzia di performance in funzione della tipologia di biomassa impiegata.<br />
g. Performance bonds e penali.<br />
h. Impegno di pagamento sottoposto ad un programma di approvazioni funzionali.<br />
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