STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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Tabella 12 : Danni nei soprassuoli forestali- tipologia per incidenza Classi di incidenza Tipo di danno 0% 10% 20% 30% 50% 70% 90% 100% Totale % Incendio 0 0 0 0 0 55 55 0 111 0% Meteorico 0 2.213 553 526 304 55 0 111 3.763 14% Bruciamento 55 1.660 526 55 194 55 194 0 2.739 10% Antropico 0 194 55 111 55 55 0 55 526 2% Parassitario 0 2.407 802 775 636 194 304 194 5.312 19% Non Identificato 0 111 0 0 0 0 0 0 111 0% Nessuno 14.608 0 55 55 0 0 0 0 14.719 54% Totale 14.664 6.585 1.992 1.522 1.190 415 553 360 27.280 % 54% 24% 7% 6% 4% 2% 2% 1% Il fenomeno degli incendi risulta per il momento piuttosto contenuto. É stata rilevata una sola area con presenza di danno, mentre l’intera area appare per il momento al riparo da questo tipo di calamità che si abbatte soprattutto nei periodi di maggiore siccità. Il numero di incendi superiori a 30 ha non si presenta elevato e il rapporto tra incendi superiori a 30 ha e numero di principi di incendio indica una buona capacità a contenere tale fenomeno attraverso l’opera di prevenzione e di spegnimento. 43
PIANIFICAZIONE E PROGRAMMAZIONE DEGLI INTERVENTI Valorizzazione multifunzionale del patrimonio forestale: introduzione Nel Piano Forestale Territoriale per ciascuna tipologia di intervento è stata prevista una descrizione generale ed uno schema specifico per categoria forestale riguardante le modalità dell’intervento (estensione massima dell’intervento, periodicità dell’intervento, modalità esecutive, selezione e scelte, intensità di prelievo, prodotto ritraibile). Non sono state poste invece indicazioni sull’uso dei prodotti di scarto quali le ramaglie e sulle modalità operative di esbosco in quanto esse sono norme di carattere generale. Le operazioni di taglio, concentramento ed esbosco dovranno essere eseguite evitando di danneggiare le piante residue; in particolare modo si dovrà porre attenzione nell’istallazione di gru a cavo di posizionare i tiranti di ciascun ritto a piante martellate onde evitare danni da strozzatura dei cavi. Gli itinerari di esbosco dovranno essere accuratamente protetti da pali infissi nel terreno per evitare con lo strascico dei tronchi il danneggiamento del piede delle piante residue. Per quanto attiene la ramaglia si consiglia la sua massima dispersione (depezzatura e trinciatura) al suolo dell’area di intervento, a meno che una sua parte venga utilizzata; nei casi di manifestati attacchi parassitari fitofagi e lignicoli questa dovrà essere allontanata dal soprassuolo e distrutta con il fuoco in aree opportune dove non vi siano pericoli di diffusione degli incendi. Nell’ottica di un utilizzo delle biomasse per produzione di energia ramaglie e prodotti di scarto riacquistano interesse aumentando nella realtà dei fatti il valore di biomassa stimato nel bosco. 44
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