STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
LE PROPOSTE DELL’<strong>UNCEM</strong> PIEMONTE<br />
Nell’ambito della sua attività a sostegno delle economie montane, l’<strong>UNCEM</strong> <strong>Piemonte</strong> sta<br />
predisponendo l’inserimento di diverse nuove centrali cogenerative a biomassa sul territorio<br />
piemontese. A tal fine ha già avviato, e in alcuni casi concluso, le seguenti attività:<br />
• Individuazione dei siti presso i quali realizzare gli impianti;<br />
• Promozione in ambito istituzionale delle specifiche iniziative;<br />
• Coinvolgimento degli operatori di filiera locale;<br />
• Predisposizione degli accordi partenariali;<br />
• Promozione dell’iniziativa presso potenziali finanziatori.<br />
L’impostazione dell’attività per il 2013/2015 si basa sull’affermazione territoriale di alcune differenti<br />
modalità di intervento collegate alle filiere di approvvigionamento locale, in modo da beneficiare di<br />
tutte le opportunità del settore - dalle tariffe onnicomprensive premiali per la produzione<br />
cogenerativa elettrica agli incentivi alla produzione termica - massimizzando la ricaduta economica<br />
sul territorio.<br />
Abbiamo pertanto definito tre linee di azione:<br />
a) La prima modalità è relativa all’inserimento di impianti di media potenza (850 kWe- 1 MWe)<br />
nell’ambito di contesti peculiari di impiego dell’energia termica.<br />
b) Il secondo modello di intervento si basa su impianti di cogenerazione di piccola taglia (100-<br />
300 kWe) da inserire in corrispondenza e a servizio di piccole utenze termiche locali.<br />
c) La terza modalità è riferita alla produzione integrata di energia e pellet combustibili (o<br />
cippato essiccato) realizzati con materiale locale.<br />
Non viene, al momento, ipotizzata una modalità di intervento legata alla valorizzazione<br />
“esclusivamente” termica, perché gli incentivi economici su cui basare una eventuale proposta non<br />
sono ancora esplicitati e quindi una proiezione economica, oggi, risulterebbe eccessivamente<br />
generica.<br />
E’ probabile che nei prossimi mesi, non appena saranno noti i valori in gioco, elaboreremo una<br />
quarta linea d’azione che tenga conto di questo scenario.<br />
Al di là della questione tariffaria, la differenza sostanziale tra questi approcci si trova negli aspetti<br />
logistici collegati all’iniziativa industriale: mentre gli impianti di medio grossa taglia possono gestire<br />
in loco i processi di cippatura, vagliatura ed essiccazione, nel caso delle piccole unità cogenerative<br />
occorre organizzare, sul territorio, assieme alla centrale degli adeguati sistemi logistici di supporto.<br />
Come anticipato nel capitolo dedicato all’organizzazione delle filiere, il nostro disegno prevede che<br />
ciascuno di questi impianti sia supportato da una “piattaforma logistica” territoriale, che sarà gestita<br />
in modo da garantire la fornitura di cippato e, allo stesso tempo, remunerare al meglio circa il 30%<br />
del legname pregiato esboscato (ipotizzando in modo molto indicativo che questo valore si<br />
ripartisca in ugual misura tra tronchetti, paleria e opera).<br />
La Piattaforma logistica garantisce quindi un ulteriore reddito all’operazione nel complesso delle<br />
iniziative collegate allo sviluppo delle filiere energetiche territoriali.<br />
Nelle pagine seguenti si riportano, pertanto, gli indicatori essenziali dei modelli di intervento<br />
proposti dall’Uncem, con le relative linee guida per l’avvio di alcune iniziative industriali nel<br />
comparto energetico da biomassa.<br />
133