STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
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Diradamento e conversione<br />
Interessa prevalentemente i popolamenti di faggio e di castagno.<br />
Figura 21: Localizzazione dell’intervento di diradamento e conversione<br />
Intervento finalizzato a convertire il soprassuolo dal governo ceduo a quello a fustaia attraverso un<br />
periodo transitorio nel quale si tenderà a ottenere un altofusto di origine agamica.<br />
Agire nelle prime fasi dell’invecchiamento del ceduo su soprassuoli che abbiano chiuso gli spazi tra<br />
le chiome, abbiano iniziato una differenziazione sociale tra le ceppaie, che abbiano quindi superato<br />
il turno di ceduazione per non più di 5-10 anni. Intervenire in modo selettivo sulle piante rilasciando<br />
i polloni dominanti (2-3 per ceppaia per il faggio, 3-4 per il castagno).<br />
Un intervento precoce comporterebbe scelte colturali non facili con risultati non assicurati; allo<br />
stesso tempo è importante non intervenire su soprassuoli troppo invecchiati che hanno cioè<br />
raggiunto la stasi vegetativa tipica e dove anche gli individui del piano dominante hanno perso la<br />
necessaria vigoria per reagire in breve tempo al diradamento.<br />
Estensione dell’intervento: non ci sono limiti.<br />
Periodo di intervento: entro i primi 10 anni dal momento di culminazione del turno del ceduo,<br />
dove le età sono superiori procedere con prelievi moderati aumentando la frequenza.<br />
Intensità del diradamento: 50% del numero di individui e sul 40% della massa in condizioni<br />
ottimali. Nei soprassuoli invecchiati o su stazioni di scarsa fertilità si inciderà sul 30% del numero e il<br />
20% della massa.<br />
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