STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

Conversione attiva
La conversione attiva è una conversione progressiva dalla forma di governo a ceduo per giungere
nel giro di 2-3 interventi successivi alla forma di governo a fustaia.
Figura 26: Localizzazione sinottica dell’intervento CO suddiviso per categoria
Questa conversione si adatta ai soprassuoli con una discreta dotazione di matricine, specialmente
dove si mantiene un periodo transitorio lungo (30-60 anni) durante il quale si continua ad utilizzare il
ceduo.
Le modalità consistono nel trattare il bosco ceduo al momento della sua utilizzazione reclutando al
primo turno tutte le matricine esistenti ed eventualmente affrancare qualche pollone di buona
conformazione dalle ceppaie esistenti allo scopo di rilasciare un numero almeno superiore alle 100
piante per ettaro. Al turno successivo si ripeterà l’operazione rilasciando le matricine del turno
precedente e rilasciandone di nuove per un numero almeno di ulteriori 100 piante per ettaro.
Si procederà successivamente alla ceduazione delle ceppaie sottoposte al successivo turno di
utilizzazione ed eventualmente rilasciando o in questo caso selezionando le piante da seme che si
sono affermate tra gli ultimi due turni.
Il soprassuolo che si ottiene al termine delle prime tre ceduazioni consisterà in una fustaia sopra
ceduo dove a seconda dei rilasci effettuati, della loro distribuzione più o meno regolare, si potrà
osservare un ceduo più o meno aduggiato. L’aduggiamento delle ceppaie sarà l’ultimo atto della
conversione che decreterà il passaggio alla fustaia.
Questo intervento presenta alcuni svantaggi dovuti alla difficoltà di seguire il processo secondo un
unico filo conduttore in quanto si svolge nell’arco di almeno un cinquantennio; inoltre può anche
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