STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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analisi preliminare e se vi siano a monte effettivi accordi per gli approvvigionamenti del materiale combustibile. Concludendo, il rischio principale che si corre impostando progetti di investimento in questo settore è quello della sottovalutazione di alcune variabili: a) il costo del cippato: la relativa apertura del settore di questi ultimi anni ha già portato i prezzi del materiale a schizzare verso l’alto, raddoppiando i costi di approvvigionamento rispetto alle previsioni anche solo di tre anni fa. Nessun serio operatore, oggi, azzarderebbe la stesura di un business plan valorizzando la biomassa in entrata a 40 euro alla tonnellata, com’era di prassi sino al 2010. E’ anche facilmente dimostrabile che un valore di 65 euro, oggi, sia ancora giudicabile troppo ottimistico. a) Una soluzione può essere quella di operare in parte con cippato di importazione, sul quale però insistono costi di trasporto molto pesanti (e in crescita) che lasciano intuire dinamiche inflattive anche per questo materiale. b) b) Indicizzazione: sovente i prospetti di investimento non considerano l’aumento - anche solo inflattivo – delle voci di costo. c) costi di gestione: queste attrezzature per il momento richiedono ancora una attenzione costante e, quindi, spese di personale elevate, rispetto ai valori che normalmente vengono indicati nelle proposte commerciali dei produttori. ORC > 600 kW Biomasse gestibili: ◦ Cippato eterogeneo ◦ Residui filiere agricole – Paglie ◦ Frutticoltura / Pioppicoltura / SRF Impiego energia termica: ◦ Grandi centri commerciali ◦ Grandi reti di teleriscaldamento. GASSIFICATORE 300/1000 KW Biomasse gestibili: ◦ Cippato forestale omogeneo essiccato ◦ Frutticoltura / Pioppicoltura / SRF Impiego energia termica: ◦ Upgrade su reti termiche esistenti ◦ Nuove reti termiche ◦ Produzione pellet Rispetto alle necessità di collegamento con le filiere locali, le considerazioni sopra espresse non ci permettono molte alternative: • Dato che, però, le tecnologie di gassificazione richiedono per il momento GASSIFICATORE 100/300 KW Biomasse gestibili: ◦ Cippato forestale omogeneo essiccato ◦ Coltivazioni arboree ◦ Fraz. Organica Rifiuti (sperimentale) ◦ Arundo Donax (sperimentale) Impiego energia termica: ◦ Upgrade su reti termiche esistenti ◦ Caseifici / Reti termiche aziendali 119
iomassa non eterogenea e fortemente caratterizzata, nel caso di un piccolo impianto un eventuale accordo di filiera dovrà essere limitato ai soli produttori forestali, senza pensare di estendere la proposta ai produttori di biomasse agricole o di residui di processo. • Nel caso opposto (ad esempio riferibile all’alimentazione termica di un grosso centro commerciale o di una rete termica comunale di grande estensione) l’elevata domanda di energia termica permetterà di adottare tecnologie tradizionali, maggiormente adeguate a trattare biomasse eterogenee, puntando, in questo modo alle tariffe riservate agli impianti alimentati con sottoprodotti. Nello schema si propone una sintetica classificazione delle migliori combinazioni tra tecnologie oggi disponibili, tipologia di biomasse e possibili ambiti di utilizzo dell’energia termica. 120
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Pinete di pino silvestre Figura 16
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Nei boschi con funzione produttivo-
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ABETINE Estensione: sono ammesse es
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ASPETTI ECONOMICI Il PFT riporta an
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Superficie boscata con intervento n
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