STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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Il modello di intervento qui elaborato NON prevede comunque i costi per la piattaforma logistica (il costo indicativo del cippato è comprensivo quindi dei costi di cippatura): LINEA DI AZIONE A (1 MW + RETE) kWe kWt Tariffa base I valori indicativi di investimento Produzione elettrica LINEA DI AZIONE A (1 MW + RETE) Consumo legna 40% umidità Costo cippato (indicizzato) 1.000 1.000 180 €/MWh 8.213 ton. 75 € / Ton Produzione Pellet Piattaforma Logistica 4.000.000 € - - Investimenti collegati 650.000 Dati reddituali ricavati dal quadro economico finanziario allegato al presente documento: LINEA DI AZIONE A (1 MW + RETE) Fatturato medio Utile Netto medio annuo Margine Operativo Lordo % IRR % 1.971.000 330.000 24,36 19,21 Totale investimento 4.650.000 137
LINEA DI AZIONE B: GASSIFICATORE DI PICCOLA TAGLIA COLLEGATO A RETE TERMICA Nella prospettiva di utilizzo in ambiente montano, i piccoli impianti cogenerativi presentano alcuni vantaggi che non debbono essere sottovalutati: • Iter di autorizzazione: sotto i 200 kW non c’è vincolo di registro e autorizzazione alle emissioni; • Tariffario: massima tariffa incentivante; • Efficienza energetica: è relativamente semplice utilizzare al massimo la quota di energia termica prodotta dal cogeneratore ottenendo sistemi ad alto rendimento. • Approvvigionamento: richiedono relativamente poca legna e sono quindi adatti a contesti territoriali limitati. • Minimo ingombro: sono adatti ad essere inseriti all’interno di immobili esistenti. Chiaramente, ci sono anche alcuni elementi a sfavore dell’adozione di questi impianti: • Maggior costo relativo di investimento; • Livelli emissivi non certificati. Attualmente non si ha notizia di cogeneratori di piccola taglia adatti a beneficiare del premio per basse emissioni; • L’incidenza complessiva degli investimenti collegati (cabina elettrica, essiccatori, abbattitori di emissioni …) rischia in taluni casi di rendere l’investimento insostenibile; • Rendimenti meno elevati dei gassificatori di taglia maggiore. Confidando in una evoluzione rapida dell’offerta su questo genere di impianti – che permetta di ovviare ai problemi sopra esposti - il modello di intervento proposto dall’Uncem prevede molte centrali di piccola taglia sul territorio. Dal punto di vista del collegamento con le filiere locali, il sistema proposto prevede il collegamento di un certo numero di piccole centrali ad una piattaforma logistica per la gestione e la caratterizzazione del legname. Allo scopo di ridurre l’incidenza unitaria dei costi di essiccazione, il modello di intervento prevede la fornitura di cippato vagliato e pre-essiccato all’interno della piattaforma logistica e un servizio di alimentazione di gassificatori a cui viene collegato unicamente un silos termico di basso costo unitario. Come per gli impianti di taglia maggiore, oggetto della linea di azione descritta in precedenza, anche in questo caso l’utilizzo totale e costante dell’energia termica è condizione necessaria per far quadrare i conti. Impianti di taglia ridotta, però, possono essere inseriti con maggiore facilità sul territorio in corrispondenza di stabilimenti industriali (ad esempio caseifici, aziende di produzione vitivinicola), a supporto del circuito sanitario delle reti termiche esistenti, piuttosto che nella fornitura di calore a strutture ospedaliere, centri commerciali o sportivi. IMPORTANTE: Qualora questi piccoli impianti fossero collegati a reti di teleriscaldamento e venissero autorizzati per trattare sottoprodotti secondo i termini previsti dal decreto di incentivazione delle Fonti Energetiche Rinnovabili del 6 luglio scorso, riceverebbero una tariffa molto elevata in grado di garantire una remunerazione dell’investimento decisamente alta. Bisogna considerare, però che oggi il GSE non sembra riconoscere al legno proveniente da gestione forestale la qualifica di “sottoprodotto” per cui nelle proiezioni economiche seguenti saranno utilizzati i valori tariffari riconosciuti per i “prodotti” all’interno di impianti di taglia piccola. 138
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UNCEM PIEMONTE Unione nazionale Com
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PROSPETTIVE DI MERCATO PER LE FILIE
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