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STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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innovative in termini di design e prestazioni: la “filiera corta” potrà essere valorizzata impegnando<br />

ad esempio le Amministrazioni locali ad introdurla come condizione privilegiata nei bandi per la<br />

ristrutturazione degli immobili pubblici, per la fornitura di prodotti di arredo o per la gestione di<br />

servizi di fornitura di calore.<br />

In termini di contributo all’occupazione e allo sviluppo di impresa giova ricordare che, con l’energia<br />

prodotta da biomasse provenienti da locali all’interno di un impianto cogenerativo di nuova<br />

generazione, a seconda delle condizioni territoriali si crea un posto di lavoro nella filiera del legno<br />

ogni 40/60 kWe di potenza installata (dieci utenze domestiche).<br />

Questo dato si desume dal fatto che in media, ogni ettaro di superficie forestale può produrre circa<br />

3 tonnellate di legno l’anno, nell’ambito di un piano di gestione forestale sostenibile di 15 anni.<br />

Attualmente il settore è sottodimensionato rispetto alle prospettive di mercato: in <strong>Piemonte</strong>,<br />

secondo dati regionali, ci sono solo 262 imprese, che operano primariamente nel settore della<br />

produzione di tondame da lavoro e di legna da ardere.<br />

Il 96% di queste è classificabile tra le microimprese - 80% di microimprese a carattere familiare e<br />

16% di microimpresa strutturata - dall'imprenditore coadiuvato da uno o due operai stabili, cui si<br />

unisce talvolta il supporto di addetti stagionali.<br />

Le modalità con cui vengono eseguiti tali interventi sono ancora legate alla tradizione e basate<br />

principalmente sull'abbattimento con motosega e sull'esbosco con trattore o con impianti a fune<br />

che hanno una certa diffusione in montagna.<br />

Le ditte boschive associano alla raccolta e commercializzazione di legname tondo altre attività quali<br />

ad esempio la manutenzione delle aree verdi e della viabilità pubblica (sgombero neve), ingegneria<br />

naturalistica o lavori agricoli. Ciò evidenzia la flessibilità e l'importanza funzionale di queste imprese<br />

nei contesti locali, per la manutenzione del territorio e lo sviluppo rurale.<br />

Anche al fine dello sviluppo di impresa sul territorio è stato sottoscritto un accordo tra Uncem<br />

<strong>Piemonte</strong> (l’associazione di riferimento per le comunità economiche montane) ed il Consorzio JPE<br />

2010, per sviluppare nel breve medio periodo un programma di insediamento sul territorio<br />

montano regionale di impianti di piccola taglia, tra i 200 kWe e 1 MWe .<br />

Una nuova centrale a biomassa - analisi SWOT<br />

La prospettiva di allestimento di una centrale sul territorio scatena sempre reazioni contrapposte tra<br />

i soggetti coinvolti a qualche titolo nel settore della gestione forestale o nell’industria di<br />

trasformazione del legname e opposizioni nel merito tecnologico, naturalistico, ambientale o<br />

genericamente pregiudiziali.<br />

Un programma di sviluppo dell’economia forestale tramite la produzione energetica deve pertanto<br />

essere valutato anche relativamente ai punti di forza e debolezza, alle minacce e opportunità.<br />

In tal senso, ogni progetto di centrale deve essere analizzato in modo specifico, tuttavia, grazie<br />

all’esperienza maturata dall’Uncem in questi anni nel settore, alcuni tratti comuni possono essere<br />

evidenziati e posti alla base delle analisi di fattibilità:<br />

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