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STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte

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Nella matrice sono stati evidenziati alcuni valori che indirizzano le seguenti considerazioni riferibili<br />

agli impianti di potenza inferiore ad 1 MW elettrico alimentati con biomassa del territorio<br />

piemontese:<br />

• Nessuna tecnologia oggi può prescindere dalla cogenerazione ad alto rendimento e,<br />

soprattutto, dalla vendita di calore. I bilanci non trovano un punto di equilibrio se non si<br />

prevede anche la valorizzazione integrale e contestuale dell’energia termica. Le ipotesi (o le<br />

promesse) di cessione gratuita dell’energia, che molti proponenti azzardavano in base<br />

all’attuale sistema di incentivazione al fine di ingraziarsi i referenti locali non hanno più<br />

senso di essere.<br />

• Per poter garantire remunerazioni sull’investimento accettabili anche dal sistema bancario,<br />

recuperando credito e sfruttando in tal modo la leva finanziaria, la valorizzazione dell’energia<br />

termica deve essere fatta a valori limite rispetto alle attuali condizioni di mercato e, quindi,<br />

unicamente proposta a soggetti che oggi non possano acquistare energia termica a<br />

condizioni migliori.<br />

• Gli impianti ORC sembrano destinati alla valorizzazione esclusiva di “sottoprodotti” agricoli o<br />

dell’industria del legno o del mobile (premiati da tariffe migliori). Con le tariffe riservate per il<br />

cippato di legno da gestione forestale, queste tecnologie possono infatti “reggere” solo se<br />

collegate a reti termiche in grado di assorbire (e pagare) tra 22 e i 30 milioni di kWh nell’arco<br />

di un anno.<br />

• I due limiti principali delle tecnologie Rankine o ORC (ovviamente non in termini assoluti ma<br />

rispetto alle condizioni dell’attuale sistema di incentivazione) sono la grande produzione<br />

termica e la relativa difficoltà a contenere le emissioni. Per le emissioni potrebbe essere solo<br />

una questione di maggiore investimento per i sistemi di filtraggio, ma per ottenere il premio<br />

per la cogenerazione ad alta efficienza la produzione termica dovrà essere costantemente<br />

impiegata e questo vincolo evidenzia l’ostacolo connesso alla difficoltà a trovare reti o<br />

impieghi di calore che impieghino in modo continuativo potenze termiche dell’ordine di 3-4<br />

MW.<br />

• Qualora non si riuscisse ad individuare sul territorio una rete o un processo industriale in<br />

grado di assorbire in modo costante energia termica per questi valori di potenza, ecco che il<br />

campo delle possibili soluzioni tecnologiche si restringe ulteriormente rendendo praticabile,<br />

ad oggi, solo la strada della gassificazione (con i rischi tecnologici propri di questa tecnologia<br />

poco più che sperimentale).<br />

• Anche la scelta tecnologica della gassificazione, tuttavia, non è esente da rischi: i valori sopra<br />

riportati dimostrano che i progetti industriali in questo campo potranno reggersi<br />

unicamente se la scelta del sito di insediamento della centrale sia basata su una attenta<br />

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