STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
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Attenzione: si intende come valore da riconoscere “al cogeneratore”, da considerare cioè<br />
come margine al netto di eventuali costi di realizzazione della rete.<br />
Stiamo quindi ipotizzando un prezzo di cessione non competitivo con il costo attuale<br />
dell’energia termica da metano che può risultare interessante solo se proposto ad utenti che<br />
oggi non possano acquistare energia termica a valori più economici, oppure se coinvolti<br />
nella filiera di approvvigionamento.<br />
A queste condizioni, quindi, le destinazioni a pagamento di grandi quantità di calore<br />
costante - residenziali o industriali - non sembrano semplici da trovare … a maggior ragione<br />
in tempi di crisi economica e in ambiente montano.<br />
• Per quanto riguarda il sito dove allestire la centrale, non bisogna sottovalutare il fatto che,<br />
per poco inquinanti che siano, qualsiasi centrale che emetta fumi e abbia dei motori in<br />
funzione costante mal si sposa con le zone residenziali, a maggior ragione se prossime a<br />
scuole, ospedali o case di riposo (utenze eventuali di una rete termica).<br />
L’esperienza insegna che una collocazione prossimale ad un centro abitato, ancorché<br />
ritenuta idonea ai sensi delle linee guida regionali, alla fine scatena sempre reazioni<br />
preoccupate e avverse della popolazione la quale, giustamente, farà sentire la sua voce per<br />
opporsi allo sviluppo della centrale. Meglio, quindi, privilegiare le zone agricole o industriali,<br />
purché a basso costo e ben collegate a livello stradale.<br />
• Soci della SPV. Il problema oggi più rilevante nello sviluppo dei progetti basati sui<br />
gassificatori è la “bancabilità”.<br />
A seguito di danni finanziari causati in passato da alcune aziende del settore e dalla<br />
pressione pubblicitaria e di discredito operata da imprese proprietarie di tecnologie<br />
tradizionali (turbine e ORC), le banche sono in genere restie a concedere credito a questi<br />
impianti. Probabilmente lo sviluppo della base di utenti cambierà presto qualcosa, ma la<br />
situazione oggi è così. Bisogna essere consapevoli, pertanto, che il ricorso al credito per<br />
questi impianti è possibile solo da parte di aziende che siano esse stesse bancabili e possano<br />
integrare, con la propria credibilità industriale e finanziaria, i limiti strutturali e di affidabilità<br />
che oggi le imprese del settore, per forza di cose, hanno.<br />
• Il mercato del cippato non è particolarmente sviluppato in <strong>Piemonte</strong>: gli operatori sono<br />
pochi e nel sistema si osservano diverse aree di inefficienza che non si traducono al<br />
momento in utilizzo del legname locale. Se una centrale è inserita all’interno di una realtà<br />
forestale locale organizzata è possibile che l’impresa titolare possa accontentarsi di gestire<br />
sul posto solo le fasi dello stoccaggio del cippato, della vagliatura e della essiccazione.<br />
Qualora invece, il rischio di interruzione o di spirali inflattive nella catena di fornitura sia reale<br />
converrà tutelare l’operatività della centrale centralizzando le funzioni di consegna del<br />
prodotto, di cippatura, di selezione del materiale etc.<br />
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