STUDIO FILIERA VAL CHISONE COMPLETO - UNCEM Piemonte
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Purtroppo invece, anche per scarsa dimestichezza con le tematiche, in campo politico o istituzionale<br />
si generano sovente confusioni tra un processo e l’altro e si confondono con eccessiva facilità le<br />
problematiche tecniche e logistiche del biogas con quelle del syngas o dell’olio vegetale, creando<br />
non poche difficoltà a chi intenda sviluppare un progetto industriale nel settore.<br />
Un secondo equivoco nasce in relazione alla distinzione tra biomasse coltivate in ambiente agricolo<br />
(cioè coltivazioni erbacee da destinare a biocarburanti o bio digestione piuttosto che coltivazioni<br />
forestali a rapido accrescimento) e le biomasse provenienti dalla gestione forestale che, come<br />
vedremo, presentano potenzialità e complessità logistiche peculiari.<br />
La maggior parte degli studi effettuati tendono pertanto a fornire informazioni genericamente<br />
quantitative sul potenziale energetico dei territori, oppure analisi tecnologiche fini a se stesse, senza<br />
considerare gli aspetti collegati alla filiera di collegamento tra la realtà di prelievo della biomassa e il<br />
sito di allestimento di una centrale, così come le implicazioni tecnico impiantistiche connesse<br />
all’impiego cogenerativo dell’energia termica.<br />
Analogie e differenze tra le biomasse e le altre fonti rinnovabili<br />
Le visioni parziali hanno determinato approcci normativi contradditori, procedure di autorizzazione<br />
discutibili e una generale confusione di idee.<br />
Con questo documento si cercherà, pertanto, di fare chiarezza nel merito dei diversi problemi<br />
tecnici e logistici in modo che una comunità locale possa comprendere le prospettive di utilizzo<br />
della biomassa con l’obiettivo di valorizzare appieno il potenziale territoriale mantenendo il più<br />
possibile sul proprio territorio il valore generato.<br />
Per capire la selezione delle informazioni qui contenute, alcune considerazioni preliminari sono<br />
però necessarie.<br />
a) La politica dell’Unione Europea è ben sintetizzata dall’ “Obiettivo 20 20 20” che prevede di<br />
ridurre - entro il 2020 - il 20% delle emissioni di gas a effetto serra, portare al 20% il risparmio<br />
energetico e aumentare al 20% il consumo di fonti rinnovabili.<br />
Le politiche derivanti da questo obiettivo tendono, in genere, a promuovere l’impiego di<br />
risorse rinnovabili, distribuite e con impatti ambientali non negativi sul territorio. Al pari delle<br />
altre fonti rinnovabili, le biomasse legnose rispondono pienamente a questi requisiti.<br />
b) Le politiche ambientali riconoscono la funzione di sostituzione di combustibili fossili che le<br />
biomasse stesse possono assumere, con la conseguente riduzione delle emissioni in<br />
atmosfera di carbonio di origine fossile. Un importante concetto da chiarire, però, è che le<br />
biomasse possono sostituire i combustibili fossili, con la conseguente riduzione delle<br />
emissioni in atmosfera di carbonio di origine fossile, purché siano impiegate in assetto<br />
cogenerativo.<br />
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