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Appunti delle lezioni del Corso Base - ANPAS Provincia di Modena

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Viene utilizzato per consentire il reperimento <strong>di</strong> un accesso venoso da parte<br />

<strong>di</strong> personale sanitario. Non è consigliabile l’utilizzo allo scopo <strong>di</strong> fermare<br />

una emorragia se non come ultimo tentativo, una volta che tutti gli altri<br />

accorgimenti risultino vani (sollevamento <strong>del</strong>l’arto, compressione <strong>di</strong>retta <strong>del</strong>la ferita, compressione<br />

<strong>del</strong>la arteria a monte <strong>del</strong>l’emorragia su un piano osseo…). Molte volte, specie se utilizzato per<br />

questo scopo da personale non esperto, si rischia <strong>di</strong> occludere i vasi venosi ma non quelli arteriosi,<br />

aumentando così l’emorragia, o <strong>di</strong> provocare lesioni ai tessuti nella zona <strong>di</strong> applicazione. Per<br />

l’emostasi (ossia il blocco <strong>del</strong>l’emorragia) sono in ogni caso in<strong>di</strong>cati altri tipi <strong>di</strong> lacci emostatici,<br />

comunque non in dotazione sulle nostre ambulanze.<br />

Teli isotermici<br />

Hanno la caratteristica <strong>di</strong> riflettere il calore a seconda <strong>del</strong>la<br />

faccia che viene posta a contatto con il paziente. Con la parte<br />

argentata all’esterno, i raggi solari vengono riflessi, favorendo il<br />

raffreddamento <strong>del</strong> soggetto, mentre con all’esterno la parte<br />

dorata, il calore <strong>del</strong> corpo viene riflesso verso il paziente, e<br />

quin<strong>di</strong> “imprigionato” all’interno, prevenendo l’ipotermia. Per<br />

svolgere questa funzione, il telino deve essere posto a <strong>di</strong>retto<br />

contatto con la cute, se invece viene posto sopra i vestiti il suo effetto viene meno. Il classico<br />

utilizzo <strong>del</strong> telino riguarda la protezione termica <strong>del</strong> politraumatizzato, che, una volta terminata la<br />

valutazione e la stabilizzazione, con il paziente scoperto, viene applicato <strong>di</strong>rettamente alla cute per<br />

prevenire l’ipotermia. Ricordate che se volete scaldare un paziente, risulta sicuramente più<br />

economico e soprattutto più efficace utilizzare un panno!<br />

Cinghie <strong>di</strong> sicurezza<br />

Vengono utilizzate per assicurare il paziente alla barella.<br />

Sono in genere composte da due pezzi con la chiusura in<br />

plastica. Per fissarle alla barella occorre, una volta <strong>di</strong>visa in<br />

due pezzi la cinghia, fare passare la parte <strong>del</strong> gancio attorno<br />

ad un tubolare <strong>del</strong>la barella e poi all’interno <strong>del</strong>l’asola finale,<br />

verificandone la tenuta.<br />

RIANIMAZIONE<br />

BORSA DI RIANIMAZIONE<br />

Pallone autoespan<strong>di</strong>bile <strong>di</strong> Ambu<br />

Viene utilizzato nella rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare. E’<br />

composto da una corpo centrale autoespan<strong>di</strong>bile e da due<br />

valvole alle estremità che consentono l’ingresso <strong>del</strong>l’aria solo<br />

dalla parte posteriore, e la sua fuoriuscita (attraverso la<br />

compressione <strong>del</strong> corpo centrale) solamente dalla parte<br />

anteriore a cui, tramite un raccordo universale, viene<br />

agganciata la maschera. Nella parte posteriore <strong>del</strong> pallone è presente un ugello a cui può essere<br />

raccordato il tubicino <strong>del</strong>l’ossigeno e il connettore per il reservoir (vedere più avanti). Per l’utilizzo<br />

specifico <strong>del</strong>lo strumento fare riferimento alle <strong>lezioni</strong> relative la rianimazione car<strong>di</strong>opolmonare.<br />

Reservoir e raccor<strong>di</strong><br />

Il tubicino in figura (lo stesso <strong><strong>del</strong>le</strong> mascherine <strong>di</strong> ossigeno) serve per<br />

collegare il pallone <strong>di</strong> ambu alla fonte <strong>di</strong> ossigeno, mentre il reservoir<br />

(sacchetto plastico) viene agganciato sul retro <strong>del</strong> pallone per incamerare<br />

parte <strong>del</strong>l’ossigeno portato attraverso il tubicino. Ricordate che la<br />

percentuale <strong>di</strong> ossigeno erogata con il semplice pallone è <strong>del</strong> 21% circa,<br />

mentre sale al 50-60% con fonte <strong>di</strong> ossigeno fino ad arrivare a valori<br />

superiori al 90% nel caso sia presente anche il reservoir.<br />

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