Il segreto di Maria Maddalena

Il segreto di Maria Maddalena
aveva curato e guarito (con la forza misteriosa della sua parola) fosse
quel giovane che aveva visto morire crocefisso sul Golgota.
La conversione di Saulo fu, comunque, completa sotto ogni aspetto.
Dopo qualche settimana tornammo alla comunità e raccontammo
quanto era avvenuto ai nostri fratelli e alle nostre sorelle. Da loro venimmo
a sapere con gioia che Saulo si era fatto battezzare, che aveva
cambiato il suo nome da Saulo in Paolo 63 e che, nelle sinagoghe, affermava
che Gesù di Nazaret era il figlio di Dio. Non solo, sosteneva anche
che Gesù era tornato dal mondo dei morti per volontà del Padre e che
la sua resurrezione avrebbe anticipato la resurrezione di tutti i credenti.
Pietro e gli altri non credevano, più di tanto, all’improvvisa conversione
di Saulo. Sospetti e atti ostili erano, ormai, all’ordine del giorno.
Saulo continuava, comunque, nella sua missione e, a giudicare dai
suoi spostamenti, dovevo concludere che il Maestro l’aveva risanato
completamente.
Un giorno riferii al Maestro che “Paolo” si era rivolto ad alcuni convertiti
affermando che: «Se Cristo non è risorto, vana è la nostra predicazione
e vana è la vostra fede». 64 Il Maestro – lo ricordo perfettamente
– fece un gesto d’insofferenza. Primo, perché sapeva benissimo di non
essere né morto né risorto. Secondo, perché trovava troppo infuocata
la predicazione di Saulo, aspetto che provocava molti scontri con gli
apostoli, specie con Simone detto Pietro che vedeva insidiata la sua supremazia.
Terzo, perché Saulo non dava adeguato risalto alla sua predicazione
assolutamente originale considerando i tempi. Una
predicazione che avrebbe mantenuto il suo immenso valore, indipendentemente
dal fatto che il Maestro fosse morto e risorto (o meno).
Ammetteva, però, anche lui, che questa promessa di immortalità era
l’autentica carta vincente della predicazione di Saulo perché vinceva
la paura della morte e infondeva la grande speranza.
A volte, il Maestro pronunciava frasi incomprensibili. Avevo la
sensazione che, quei giorni passati fra la vita e la morte, gli avessero
svelato il senso della sua esistenza e, forse, anche il futuro che ci attendeva
dopo l’arrivo, silenzioso e invisibile, della morte. La verità è
che proteggeva un segreto. Un segreto che volevo conoscere.
A volte, mi parlava di quei misteriosi tre giorni. Ogni tanto, affioravano
ricordi e sensazioni di una dimensione diversa. Mi diceva che,
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