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<strong>Il</strong> <strong>segreto</strong> <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Maddalena</strong><br />
rendo alla loro proverbiale astuzia. «A conclusione <strong>di</strong> tutto – sintetizzò<br />
Giuda rivolgendosi al Maestro – visto che i membri del Sinedrio<br />
hanno deciso <strong>di</strong> ucciderti, il consiglio più valido che posso darti è<br />
quello <strong>di</strong> nasconderti». «Dovunque vai ti seguiremo» intervenne Simone<br />
detto Pietro, impulsivo e combattivo come sempre.<br />
Gesù ascoltò i consigli <strong>di</strong> Giuda ed evitò, in quei giorni, <strong>di</strong> farsi vedere<br />
in pubblico fra i giudei. Dopo qualche giorno, si ritirò nella regione<br />
vicina al deserto, in una piccola città chiamata Efraim dove si<br />
trattenne con alcuni dei suoi <strong>di</strong>scepoli. Intanto, i sacerdoti avevano<br />
dato or<strong>di</strong>ne che chiunque sapesse dove si trovava lo denunciasse per<br />
consentirne l’arresto.<br />
La Pasqua era vicina e il Maestro, <strong>di</strong>menticando i consigli <strong>di</strong> Giuda,<br />
si recò a Betania per far visita a Lazzaro e alle sue sorelle. In quei<br />
giorni, molti giudei vennero a sapere dove si trovava e accorsero non<br />
solo per vedere il Maestro, ma anche per accertarsi che Lazzaro fosse<br />
ancora vivo e vegeto. I sacerdoti avevano compreso subito quanto<br />
questo “miracolo” potesse metterli in <strong>di</strong>fficoltà e, sicuramente, si sforzavano<br />
<strong>di</strong> darne una spiegazione convincente senza, peraltro, riuscirci.<br />
Dal canto suo, il Maestro affrontava gli eventi con una sicurezza<br />
che cresceva <strong>di</strong> giorno in giorno. Sempre sorridente, curava, consolava<br />
e ricordava a tutti il prossimo avvento del Regno mentre i farisei,<br />
velenosi e sdegnati, continuavano a ripetere che bisognava<br />
impe<strong>di</strong>re che la folla gli andasse <strong>di</strong>etro acclamandolo. <strong>Il</strong> suo potere<br />
faceva loro paura.<br />
Nel frattempo, Caifa (il sommo sacerdote) e gli anziani più autorevoli<br />
del Sinedrio, temendo <strong>di</strong> essere colpiti nei loro interessi e nel loro<br />
potere, sceglievano la strada dell’inganno e confermavano il massimo<br />
rigore nei nostri confronti. Nessuna <strong>di</strong>sponibilità, quin<strong>di</strong>, né al <strong>di</strong>alogo<br />
né al confronto con chi cercava <strong>di</strong> <strong>di</strong>re qualcosa <strong>di</strong> nuovo e <strong>di</strong> giusto.<br />
In un momento del genere, il Maestro decise coraggiosamente <strong>di</strong><br />
entrare nella città santa assieme ai suoi <strong>di</strong>scepoli. L’accoglienza che gli<br />
venne tributata fu degna <strong>di</strong> un re. Ricordo soprattutto le donne: tagliavano<br />
i rami degli alberi e li stendevano sulla via come fossero dei<br />
tappeti. Molti gridavano “Osanna al figlio <strong>di</strong> Davide!”. Un’acclamazione<br />
entusiastica che fece andare su tutte le furie i sacerdoti e gli<br />
scribi, ma il Maestro non se ne curò più <strong>di</strong> tanto. Anzi, entrato nel<br />
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