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parla <strong>di</strong> un Dio d’amore e non <strong>di</strong> un Dio spietato e ven<strong>di</strong>cativo come<br />
quello dell’Antico Testamento. E questo – concluse – lo mette in<br />
aperto conflitto con gli anziani del Sinedrio».<br />
«Com’è giu<strong>di</strong>cato?» domandai. «I più critici nei suoi confronti sono<br />
i farisei – mi rispose Giovanni – Affermano che il Maestro viva in una<br />
<strong>di</strong>mensione isolata e ascetica che lo porta a essere un uomo incapace<br />
<strong>di</strong> affetti per il quale gli uomini contano poco e le donne ancora <strong>di</strong><br />
meno. Niente <strong>di</strong> più sbagliato. La verità – affermò Giovanni – è che<br />
gli invi<strong>di</strong>ano il fascino che esercita sui singoli e sulle masse. Un fascino<br />
che, fatalmente, finisce per nuocere all’autorità del potere costituito.<br />
Penso che molti farisei – concluse Giovanni – sarebbero ben felici <strong>di</strong><br />
liberarsi <strong>di</strong> un personaggio così scomodo...».<br />
Alla nostra conversazione, volle unirsi Giuda <strong>di</strong> Kerijot. Stanco, insicuro<br />
e pessimista come sempre. Pensai che, forse, potevo aiutarlo a uscire<br />
dal suo isolamento, ma ci riuscii solo in parte. Anzi, ottenni risultati<br />
molto modesti. Giuda continuava a credere che l’uomo non potesse re<strong>di</strong>mersi<br />
e, quin<strong>di</strong>, giu<strong>di</strong>cava il tentativo del Maestro meraviglioso, ma destinato<br />
all’insuccesso. In poche parole, una missione impossibile.<br />
«Giorno dopo giorno – mi <strong>di</strong>sse desolato – noto che è la vita stessa a costringere<br />
l’uomo a essere nemico dell’uomo. È una legge <strong>di</strong> sopravvivenza.<br />
In fondo, siamo figli <strong>di</strong> Caino e non figli <strong>di</strong> Abele. Ne ho viste<br />
tante – <strong>di</strong>sse scaldandosi e alzando il tono <strong>di</strong> voce – ne ho viste troppe.<br />
Fin da quando ero bambino, gli uomini avevano perso le tracce <strong>di</strong> Dio.<br />
Tutto è rimasto come allora. Non credere che la gente accetti messaggi<br />
d’amore, che ci capisca e che ci ammiri. Anzi...».<br />
«Come siete considerati?». Domandai «siamo considerati come esseri<br />
che <strong>di</strong>cono cose assurde – mi rispose – perfino le nostre famiglie<br />
si sono allontanate. È inutile nasconderti che ci sentiamo molto soli.<br />
La nostra forza sta, soprattutto, nella fiducia incrollabile che ci trasmette<br />
il Maestro» concluse, rivelando tutto il suo amore e tutta la<br />
sua fedeltà. Ma anche un dolore interiore che lo rendeva più inquieto<br />
che mai.<br />
Dopo questo incontro, la simpatia reciproca fu quasi imme<strong>di</strong>ata.<br />
Fra me è Giuda nacque un’amicizia fatta, anche, da piccole quoti<strong>di</strong>ane<br />
complicità che lo aiutavano, comunque, a combattere il suo male<br />
oscuro.<br />
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Capitolo III