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<strong>Il</strong> <strong>segreto</strong> <strong>di</strong> <strong>Maria</strong> <strong>Maddalena</strong><br />
battiva, capace <strong>di</strong> tenere testa anche ai soldati romani. <strong>Maria</strong> era, invece,<br />
una donna alta e magra, dall’aspetto deciso. Capelli castani raccolti<br />
<strong>di</strong>etro alla nuca e occhi gran<strong>di</strong> e intelligenti. Aveva, all’interno<br />
del gruppo, un prestigio e un’autorità riconosciuta da tutti.<br />
Alla destra <strong>di</strong> Gesù, notai una donnina fragile e magra. Una povera<br />
donna dai capelli bianchi e dall’espressione dolce e rassegnata. Gesù<br />
le teneva una mano fra le sue, triste e taciturno. Suo padre era morto<br />
da qualche mese e vedeva che sua madre non riusciva a risollevarsi da<br />
un dolore così profondo. «Resta con me, resta con noi» le <strong>di</strong>ceva. Ma<br />
la madre non poteva accettare. Altri figli, altre figlie e altri nipoti avevano<br />
bisogno del suo aiuto e lei doveva obbe<strong>di</strong>re. Come aveva obbe<strong>di</strong>to<br />
tutta la sua vita. Al momento del <strong>di</strong>stacco, si abbracciarono<br />
teneramente. Notai che Gesù la stringeva con forza, quasi facesse un<br />
ultimo tentativo per trattenerla. Ma fu inutile<br />
Nei giorni successivi, cercai <strong>di</strong> prendere confidenza con la mia<br />
nuova vita. Susanna e <strong>Maria</strong> <strong>di</strong> Betania avevano reagito con freddezza<br />
al mio ingresso nel gruppo. Anche molti uomini avevano un’espressione<br />
dubbiosa. Fra loro, si notava qualche faccia scura.<br />
Simone detto Pietro (che rivelava spesso un’indole gelosa) mi aveva<br />
rimproverato, davanti a Giacomo, perché (secondo lui) facevo troppe<br />
domande. Giacomo aveva fatto un gesto rassegnato invitandolo ad<br />
aver pazienza. «Tanto le donne sono fatte tutte allo stesso modo...»<br />
aveva sentenziato con indulgenza.<br />
L’unico che mi <strong>di</strong>mostrava amicizia era Giovanni, il fratello <strong>di</strong> Giacomo.<br />
Giovanissimo ed entusiasta cercava, spesso, <strong>di</strong> coinvolgermi in<br />
<strong>di</strong>scussioni su argomenti teologici <strong>di</strong> cui capivo ben poco. Avevo,<br />
quin<strong>di</strong>, deciso <strong>di</strong> parlare il meno possibile col risultato che Giovanni<br />
aveva scambiato i miei lunghi silenzi per pacata saggezza, spingendosi<br />
fino a <strong>di</strong>rmi che ero degna <strong>di</strong> <strong>di</strong>ventare il tre<strong>di</strong>cesimo apostolo.<br />
Da parte mia, approfittai dell’amicizia che si era creata fra <strong>di</strong> noi per<br />
sapere qualcosa in più sulla figura e sulla missione del Maestro galileo<br />
che aveva cambiato la nostra vita.<br />
«Gesù – iniziò Giovanni – constata ogni giorno la trage<strong>di</strong>a della<br />
con<strong>di</strong>zione umana e non riesce a capire come Dio possa permetterla.<br />
Forse, proprio per questo, concepisce e promette il riscatto della vita<br />
eterna, visione che appaga la sua sete <strong>di</strong> giustizia. Gesù – proseguì –<br />
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