Il segreto di Maria Maddalena

Il tentativo di Simon Mago dette, comunque, al Maestro l’occasione
di riunire il gruppo. Giovanna si incaricò di farmi conoscere gli otto
discepoli che non conoscevo ancora. Trovai che ogni discepolo appariva
diverso rispetto a tutti gli altri.
Andrea era il fratello di Simone detto Pietro. Faceva anche lui il
pescatore. Capelli lunghi e pelle del viso ruvida con rughe profonde.
Giovanna mi disse che era stato un discepolo di Giovanni Battista e
che aveva la fama di persona riservata e onestissima. Tommaso era
magro e muscoloso, dalla barba corta con qualche filo bianco. Nel
gruppo era considerato scettico e pessimista. Matteo era un uomo robusto,
di mezza età. Forse era il più anziano del gruppo. Aveva un
passato di pubblicano da farsi perdonare, ma il Maestro lo aveva accolto
a braccia aperte. Filippo si distingueva per il suoi lineamenti severi
e per lo sguardo intenso e profondo. Capelli lunghi fino alle
spalle, barba corta e curata. Si diceva che fosse di origine greca. Bartolomeo
9 sembrava inquieto e preoccupato. Dapprima incredulo poi
fra i più convinti. Quindi, Giacomo di Alfeo che assomigliava moltissimo
al Maestro; Giuda Taddeo che si vantava di sapersela cavare in
qualsiasi situazione e Simone lo zelota, alto e forte, dai capelli neri e
ricci. Il più bello dei discepoli.
C’erano anche delle donne. Giovanna mi disse che si chiamavano
Susanna e Maria. Susanna veniva da un villaggio sui confini con la
Samaria. Maria era, invece, di Betania, un piccolo centro vicino al
Monte degli Ulivi, poco distante da Gerusalemme. Susanna aveva un
viso tondo e un fisico minuto, tipico di chi non ha mai conosciuto la
fatica fisica. Si diceva che avesse rinunciato a tutti i suoi beni a favore
del gruppo. Giovanna mi avvertì di non lasciarmi ingannare dalla sua
espressione pacifica, da brava bambina. In verità, era una donna com-
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Capitolo III