Fiabe bergamasche - Vittorio Volpi
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Tra qualche giorno vedrà un programma che forse non le dispiacerà. Si tratta<br />
di un "Archivio per lo studio delle tradizioni popolari" rivista trimestrale.<br />
Se i miei voti saranno compiuti, avremo dall'82 in poi una rivista che terrà<br />
al corrente del movimento demoscopico in Europa. [25.7.1881]<br />
Durante questo anno i collegamenti con altri studiosi si vanno notevolmente<br />
diradando, e praticamente è in corrispondenza solo col Pitrè.<br />
Il 26 aprile 1882 gli scrive la seguente lettera:<br />
Ella sperava di vedermi a Palermo nelle feste del VI centenario; oh, avessi<br />
potuto! Vi ho ospitato collo spirito.<br />
Pel bene che mi professo, e per la passione che abbiamo comune pei nostri<br />
diletti studi, Le prometto di mandarle durante il corrente anno un saggio,<br />
che rappresenti questa mia bergamasca negli usi, nelle fiabe, nei proverbi,<br />
nelle canzoni, negli indovinelli, nei giuochi fanciulleschi, insomma in tutto<br />
quello che ha di caratteristico questo mio nido, all'amore del quale ho sacrificato<br />
la mia carriera, ottenendo solo la soddisfazione di aver salvato molto<br />
di quel patrimonio avito.<br />
Da Palermo il Pitrè risponde [29-4-1882]:<br />
La ringrazio della promessa che Ella mi fa di un articolo sulle tradizioni popolari<br />
<strong>bergamasche</strong> per l'Archivio. Ella disponga dello spazio che vuole, ritenendo<br />
però che, se lungo, il suo lavoro dovrà esser diviso in due e più parti,<br />
di cui una potrebbe oltrepassare le 20 pagine. A noi interessa di rendere il<br />
fascicolo variatissimo per dare roba per tutti i gusti. Così faremo questo<br />
primo anno; l'anno venturo, vedremo le modificazioni che converrà fare.<br />
Una lettera che il Lussana gli scrive il 29 marzo 1883 è molto indicattiva<br />
per comprendere la vita del Tiraboschi in questo ultimo anno:<br />
... Ella intanto lasci riposare un po' il suo cervello dopo tanta fatica, perché<br />
so quanto impegno psichico Le sarà costato. E di ciò La prego anche avendo<br />
riguardo agli alcuni suoi disturbi nervosi... 22<br />
Più tardi (25 agosto), rispondendo al Ministro degli Interni che gli<br />
chiedeva notizie sulla storia delle case di correzione per minori, ci<br />
dà lui stesso una chiara immagine di sé:<br />
( 22 ) I prodromi di tali disturbi risalgono al 1869, quando, rispondendo a Achille<br />
Zappa scrive: « Oltre la cortesia di farmi consapevole del tuo bel progetto, mi hai<br />
pur voluto usare quella di chiedere conto della mia salute, ed io te ne sono gratissimo.<br />
I nervi mi lasciano abbastanza tranquillo, se però non sono la cagione di un<br />
leggero ma fisso dolor di capo, che non mi dà il miglior piacere. Tuttavia accada<br />
ciò che può, purché mentre si è in questo mondo non mi venga meno l'affetto<br />
degli animi. Addio caro Achille ».<br />
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