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Fiabe bergamasche - Vittorio Volpi

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quando questi griderà "Chi tira la coperta". Alla vista del fantoccio il<br />

mago griderà al ladro, balzerà dal letto per inseguirlo e tu potrai intanto<br />

impadronirti della coperta ». Tutto procedette appuntino, e quando<br />

lo storpio malvagio si vide presentata la coperta fu presso a disperarsi<br />

davvero; ma poi facendosi forte / dell'accondiscendenza reale,<br />

chiese d'avere in sue mani lo stesso mago. Se non che in questa lotta<br />

il genio del bene non viene meno, e la vecchia, che lo rappresenta, è<br />

pronta a consigliare il buon Giovannino: « Ti recherai presso l'abitazione<br />

del mago » gli dice, « quivi farai grande rumore nel fabbricare<br />

una cassa. Il mago vorrà sapere l'uso di questa, e tu dirai che deve<br />

servire a seppellirvi un mariuolo che da qualche tempo ti ruba. Il mago<br />

si unirà teco nella credenza che possa esser lo stesso mariuolo che ha<br />

rubato pure a lui; e quando sarai presso ad inchiodare il coperchio lo<br />

inviterai a distendersi per assicurarsi che il mariuolo vi possa capire,<br />

essendo egli della sua medesima statura. Il mago accondiscenderà alla<br />

tua domanda, e tu allora prontamente inchiodalo nella cassa ed egli<br />

vi si dibatterà invano ». Pure questa volta riuscirono i consigli della<br />

vecchia e quando la cassa fu portata allo storpio, questi ottenne dal<br />

re / che il mago fosse abbruciato vivo, siccome quegli era ( 65 ) stato<br />

cagione di tutte le sue afflizioni. Ma siccome la cagione continuava<br />

ad esistere, il ( 66 ) perverso non poteva rinunciare a liberarsene. Tornò<br />

al pianto ed ai lamenti, ripetendo senza posa che a lui era mestieri<br />

possedere La bella del mondo, e che solo Giovannino poteva essere<br />

atto a procurargliela. Infatti Giovannino è messo sulle tracce ( 67 ) della<br />

donna desiderata senza averne alcuna indicazione. Dopo lunghi viaggi<br />

e molte ricerche gli è finalmente indicato il luogo dove La bella del<br />

mondo è gelosamente guardata da un terribile mago, e tutti lo sconsigliano<br />

da un'impresa ( 68 ) ch'era [già] costata la vita a molti coraggiosi.<br />

Egli non si lascia spaventare, poiché il dovere lo spinge, e si presenta<br />

allo stesso geloso custode, il quale gli dice: « Tu avrai la Bella del<br />

mondo, se ti basterà l'animo di compiere durante una sol notte quanto<br />

io sarò per / indicarti; ma bada che ci va della vita, non riuscendo.<br />

Giovannino si dichiarò pronto alla prova, ed il mago per più accendergli<br />

l'animo, gli volle prima d'ogni altra cosa mostrare l'oggetto dell'arrischiata<br />

impresa. Dopo esser disceso per una scala lunga cento gradini<br />

( 6S ) Nel testo « siccome quegli che era stato cagione ».<br />

( 6é ) Nel testo « continuava ad esistere, ed il perverso ».<br />

( 67 ) Nel testo « traccie ».<br />

( 6S ) Nel testo « un » è in interlinea e corregge un precedente « dall' » di cui<br />

mantenuta la prima parte « da».<br />

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