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Fiabe bergamasche - Vittorio Volpi

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iuscì come era desiderio del ( 62 ) finto figliuolo, e quando il re gli<br />

chiese la cagione delle sue sofferenze, gli rispose lagrimando che non<br />

potea più guarire dalla terribile sua malinconia se non col venire in<br />

possesso della cavallina del mago. Il re coll'amore di padre gli ricordò<br />

che quanti ne avevano tentato l'acquisto erano stati divorati dal mago<br />

inesorabile, e che non si avrebbe trovato chi avrebbe voluto tentare<br />

l'impresa. Lo sciancato maligno tra i singhiozzi rispose che la grande<br />

capacità del giovane cuoco sarebbe riuscita a vincere il mago, e così<br />

egli sarebbe scampato dalla morte a cui dovrebbe soggiacere quando<br />

gli mancasse quella cavallina. Il principe commise l'impresa al cuciniere,<br />

e questi, siccome non si può contrariare ( 63 ) un re che vuole, mosse<br />

verso la dimora del mago. Cammin facendo incontrò una vecchietta la<br />

quale lo confortò dicendogli che sarebbe riuscito facilmente avvolgendo<br />

i piedi della cavalla con / cenci, onde il mago non fosse desto<br />

da alcun rumore. Seguì i consigli della vecchia ed involò la cavalla.<br />

Verso la domane il mago svegliandosi chiamò il suo papagallo perché<br />

gli dicesse l'ora: « Sono le sette » rispose l'uccello, « stanotte ti hanno<br />

rubata la cavalla ». Il mago montò sulle furie, ma il ladro era già in<br />

salvo. Quando allo storpio malvagio fu presentato l'animale desiderato,<br />

finse grande contentezza, che ben presto però si tramutò in disperato<br />

dolore, a cui, siccome protestava, potevano porre rimedio certe ( 64 ) reliquie<br />

del mago. Ecco di nuovo spedito all'acquisto il nostro cuoco,<br />

che avea nome Giovannino: anche sta volta incontrò la vecchierella,<br />

che gli consigliò di provvedersi un sacco di noci e nocciole. Durante<br />

la notte le farebbe cadere sul letto del mago, il quale credendole grandine,<br />

esporrebbe le sue reliquie e così avrebbe potuto impadronirsene<br />

impunemente. I consigli della vecchia furono seguiti da felice successo,<br />

che però non valse a / liberare Giovannino dalle insidie dell'infame<br />

storpio. Dopo le reliquie volle anche la coperta del letto del mago; ad<br />

un ordine reale non si resiste, e Giovannino deve partire. Ma egli incontra<br />

la buona vecchia che lo avverte di provvedersi di bambagia e<br />

di unirsi ad un compagno: « Entrerai per tempo » gli dice essa, « nella<br />

camera del mago e ti porrai sotto il suo letto. Colla bambagia empierai<br />

tutti i campanelluzzi che pendono tutto intorno alla coperta del<br />

mago e per tal modo ne impedirai il suono. Al compagno darai un<br />

fantoccio che dovrà far comparire alla finestra della stanza del mago,<br />

( 62 ) Segue « maligno » cancellato.<br />

( 63 ) In interlinea, corregge una parola cancellata, non leggibile.<br />

( 64 ) In interlinea, sostituisce « le sole ».<br />

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