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Fiabe bergamasche - Vittorio Volpi

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ipensato, si ricordò di un abito scarlatto di suo marito: andò a prenderlo<br />

e ne fece tanti brani quanti erano i gamberi da vestire di rosso.<br />

Inutile ripetere le sfuriate del povero uomo, il quale tra le altre cose<br />

ebbe a durar molta fatica ad intendere all'imbecille sua consorte in<br />

qual maniera dovesse preparargli del riso imbracato ( 2l ). / Sta volta<br />

riuscì a far cuocere il riso, ma quando fu cotto c'era l'imbroglio d'imbracarlo<br />

e di portarlo sull'ora ( 22 ) come le aveva raccomandato il marito.<br />

Lo avvolse in un pajo di calzoni, che andò ad appendere al campanile<br />

del villaggio. « Oggi vo' mangiare pasta regalata ( 23 ) con burro,<br />

ma netta, netta, capisci »; andava ripetendo il nostro uomo, « Bada anche,<br />

o stordita, che questo cane non fugga ». Il cane avea nome Tant'Altro.<br />

Perché la pasta riuscisse netta netta, la donna si spogliò ( 24 )<br />

intieramente delle vesti; ed essendosi in quel momento accorta che il<br />

cane se n'era fuggito ( 25 ), nuda nata corse per le vie del paese domandando<br />

a quanti incontrava: « Avete mai veduto Tant'Altro? ». Tutti<br />

le rispondevano con uno scoppio di risa; finché il povero marito dichiarò<br />

che l'avrebbe abbandonata se per l'avvenire non si fosse mostrata<br />

più saggia; e volle tosto tentare un'ultima prova. / « Il mugnajo<br />

deve portare un sacco di farina, altri porterà un botticello di vino, oggi<br />

non mangeremo altro che polenta e vino; siamo intesi » ( 26 ). Quando<br />

fu portato il vino, la sciocca non poté resistere alla tentazione d'assaggiarlo.<br />

Trasse lo zipolo, e quando volle turare, lo zipolo non si rinvenne<br />

più. Del resto pensò al desiderio del marito, e per soddisfarvi vuotò il<br />

sacco di farina nel vino versato, facendo un imbratto che vi ( 27 ) potete<br />

immaginare e che decise il marito ad abbandonare la sua casa disgraziata.<br />

Non si era scostato di molto quando vide in un campo una donna<br />

che stava sdrajata coll'orecchio contro terra: « Che fai? » le chiese. Ed<br />

avendo avuto per risposta che quivi stava per sentire crescere l'erba,<br />

crollò il capo e ( 28 ) proseguì il suo cammino. Poco discosto trovò una<br />

donna che pretendeva di far salire un asino su di una scala a piuoli.<br />

Allora pensò che tanto valeva ritornare / presso la sua moglie, perché<br />

( 21 ) Riso condito con burro. (Nota del Tiraboschi).<br />

( 22 ) del desinare. (Nota del Tiraboschi).<br />

( 23 ) In interlinea, corregge una parola illeggibile.<br />

( 24 ) « Netta, la donna si spogliò » è aggiunta in interlinea correggendo parole illeggibili.<br />

( 25 ) In interlinea, corregge « andato », cancellato.<br />

( 26 ) Segue una parola cancellata, illeggibile.<br />

( 27 ) In interlinea, corregge una parola illeggibile.<br />

( 28 ) « Crollò il capo e » è aggiunto in interlinea, sostituisce una riga cancellata e<br />

resa illeggibile.<br />

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