2009 - Gustolocale
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Asparagi su Marte<br />
Il Gruppo Ristoratori Bassanesi ospita la NASA nella città del Brenta.<br />
A quando la coltivazione sul pianeta rosso?<br />
Nell’Anno Internazionale dell’Astronomia, il Gruppo Ristoratori Bassanesi<br />
ospita nella città sulle rive del Brenta i tecnici NASA - l’agenzia aerospaziale<br />
americana - responsabili del successo della missione della sonda<br />
spaziale Phoenix che nello scorso anno, giunta sul Pianeta Rosso dopo un<br />
viaggio di dieci mesi, ha confermato che la terra di Marte è adatta alla coltivazione<br />
dell’asparago. I ristoranti bassanesi, associazione che fa parte<br />
dell’UMCE di Bassano del Grappa, hanno nel bianco turione, annoverato<br />
di diritto fra le meraviglie gastronomiche d’Italia e del mondo, il simbolo<br />
della loro attività: l’Asparago Bianco di Bassano rappresenta il legame con<br />
il territorio e il prodotto di stagione “a chilometri zero” per eccellenza. L’occasione<br />
per ospitare una delegazione di scienziati americani, per discutere<br />
dei risultati dell’ultima e più diffi cile avventura marziana del Jet Propulsion<br />
Laboratory (NASA) e della possibilità di coltivare gli asparagi su Marte sarà<br />
quindi la data d’inizio della rassegna enogastronomica “Asparagi e Vespaiolo”,<br />
il prossimo 19 marzo.<br />
“Non c’è nulla che precluda la vita - spiegava lo scorso giugno lo scienziato<br />
NASA Samuel Kounaves, commentando i risultati dell’analisi del campione<br />
di terriccio marziano prelevato dalla sonda Phoenix - quello di Marte<br />
è il tipo di suolo che potrebbe essere trovato nel vostro giardino, ricco cioè<br />
di sostanze alcaline. Un suolo su cui potrebbero crescere gli asparagi”. A<br />
Kounaves faceva immediata eco il Consorzio per la Tutela dell’Asparago<br />
Bianco di Bassano a Denominazione di Origine Protetta: “Saremmo felici<br />
che su Marte si piantasse l’asparago, perché siamo certi che il patrimonio<br />
genetico di queste piante, che le famiglie bassanesi si tramandano<br />
da secoli di generazione in generazione, sia tanto valido da meritare una<br />
discendenza extraterrestre”.<br />
Gli scienziati americani hanno quindi accettato di relazionare e commentare<br />
a Bassano, la terra dell’asparago per eccellenza, i risultati della straordinaria<br />
missione e la possibilità di coltivare i bianchi turioni bassanesi<br />
sul Pianeta Rosso, davanti a un piatto di Asparagi Bianchi e a un calice<br />
di Breganze DOC Vespaiolo. La delegazione NASA in riva al Brenta sarà<br />
guidata da Barry Goldstein, responsabile del progetto Phoenix. “Siamo<br />
onorati di avere come ospiti scienziati tanto illustri come i rappresentanti<br />
del JPL, che con il loro lavoro di ricerca danno lustro all’intera umanità – fa<br />
sapere la presidenza del Gruppo Ristoratori Bassanesi - Noi cerchiamo di<br />
dare con il nostro lavoro altrettanto lustro alla gastronomia, e crediamo di<br />
riuscirci: impiegando prodotti del territorio, in collaborazione con il Consorzio<br />
dell’Asparago Bianco DOP di Bassano”.<br />
Oscar Santo Nastasio