2009 - Gustolocale
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La squadra italiana che si è aggiudicata l’argento<br />
Pasticceri<br />
Foto Ufficio Stampa Coupe du Monde <strong>2009</strong> - Fotografo Michel Godet<br />
quasi mondiali<br />
Medaglia d’argento per la nazionale italiana alla Coppa<br />
del Mondo di Pasticceria. Oro ai cugini francesi<br />
Oro alla Francia, argento all’Italia e bronzo al Belgio: il 20° anniversario della<br />
Coppa del Mondo di Pasticceria di Lione ha visto un podio tutto europeo.<br />
Lunedì 26 gennaio presso il Sirha di Lione - Salone internazionale della ristorazione,<br />
dell’industria alberghiera e dell’alimentazione - le 22 nazioni fi naliste<br />
si sono disputate il titolo di Campioni del Mondo, vinto dalla Francia. L’Italia è<br />
stata ancora una volta protagonista nel settore alimentare e ha primeggiato nella<br />
classifi ca di degustazione. La squadra, composta da Alessandro Dalmasso,<br />
Giancarlo Cortinovis e Domenico Longo, guidati dal commissario tecnico Luigi<br />
Biasetto, ha conquistato il podio grazie alla capacità di abbinare con maestria<br />
e spirito d’innovazione i sapori tradizionali. I nostri connazionali hanno vinto fra<br />
i dolci al piatto con una interpretazione moderna dello strudel, che ha saputo<br />
conservarne l’equilibrio di aromi e consistenze. Nel cioccolato hanno trionfato<br />
i sapori puliti di mandorla, nocciola e amarena e nel gelato è stata premiata<br />
la capacità tecnica di saper ricreare l’estetica di un ciuffo di panna montata. I<br />
dolci sono stati accompagnati da tre pezzi artistici rigorosamente commestibili,<br />
realizzati sul fi lo conduttore de La Divina Commedia: l’inferno in zucchero di<br />
Alessandro Dalmasso, il purgatorio in cioccolato di Giancarlo Cortinovis e gli<br />
angeli di ghiaccio del paradiso di Domenico Longo. Il Giappone si è distinto per<br />
la parte artistica dimostrando<br />
capacità tecnica,<br />
fantasia e gusto<br />
estetico di alto livello.<br />
Un paradosso fa rifl ettere:<br />
se il ministro belga e<br />
l’ambasciatore thailandese<br />
hanno accompagnato<br />
personalmente la<br />
propria squadra, così come numerose altre autorità internazionali, per l’Italia è<br />
stato il calore dei tifosi a sopperire all’assenza di autorità istituzionali. Questo<br />
fa pensare ancor di più in un momento storico in cui il settore alimentare è un<br />
bene prezioso da difendere e da promuovere. Sarebbe un compito facile per<br />
l’Italia, capace di offrire sapori inconfondibili: 5 squadre in gara hanno utilizzato<br />
il mascarpone, fra cui la Thailandia che ha presentato un confi t al gusto di pomodoro,<br />
con basilico e mascarpone. L’augurio di Luigi Biasetto è che “manifestazioni<br />
come questa ci insegnino a saper valorizzare un patrimonio di sapori e<br />
di conoscenze tecniche che il resto del mondo guarda con ammirazione”.