2009 - Gustolocale
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26<br />
Quando qualità<br />
fa rima con velocità<br />
Le vinacce per la produzione di grappa devono essere fresche e ben conservate.<br />
Solo così si ottiene un prodotto di qualità<br />
Quando di parla di vinaccia una premessa è d’obbligo:<br />
bisogna distinguere le vinacce provenienti da<br />
uve bianche, da quelle rosate e da uve rosse.<br />
Le vinacce bianche vengono consegnate alla distilleria<br />
appena separate dal mosto e quindi completamente<br />
prive di alcol: per questo si dicono “vergini”<br />
e non sono ovviamente distillabili senza preventiva<br />
fermentazione. Le vinacce provenienti da vini rosati<br />
o da vini rossi leggeri sono chiamate “semifermentate”<br />
in quanto, nelle prime fasi della vinifi cazione,<br />
sono tenute insieme al mosto. Nel caso, infi ne di<br />
vinifi cazione in rosso, le vinacce subiscono il processo<br />
fermentativo con il mosto e quindi, esaurendo insieme ad essi gli zuccheri,<br />
si dicono “fermentate”. Le vinacce devono essere fresche poiché le<br />
bucce degli acini d’uva si alterano facilmente e molto velocemente: bastano<br />
pochi giorni di sosta nei silos delle cantine in attesa di essere trasportate<br />
alla distilleria per fare la differenza. Dannoso per la bontà della vinaccia è la<br />
fermentazione a cappello emerso, ossia la conduzione dell’operazione con la<br />
massa delle bucce galleggianti sul mosto e non immerso in esso.<br />
Distillare vinacce fresche vuol dire porle in alambicco entro poche ore dalla<br />
separazione dal vino: insilamenti (ossia conservazioni in apposite strutture<br />
dette silos) della durata di alcuni giorni possono mutare la composizione delle<br />
vinaccia con conseguente riduzione qualitativa. Gran parte della vinaccia oggi<br />
viene conservata per un periodo più o meno lungo: da pochi giorni ad alcuni<br />
mesi. I metodi di conservazione sono molteplici: in sacchi di plastica, utilizzati<br />
soprattutto per partite particolari per pregio o per fonte produttiva, privati della<br />
maggior quantità possibile di aria; in contenitori di piccole dimensioni chiusi<br />
con coperchio; in contenitori chiusi di cemento o acciaio inox in atmosfera<br />
modifi cata (saturazione con anidride carbonica) oppure in contenitori aperti<br />
di cemento: questi ultimi possono essere vasconi interrati o sopraelevati e,<br />
una volta riempiti di vinaccia, vanno coperti con teloni di nylon sui quali viene<br />
disposta sabbia o altri pesi per mantenere il telo di copertura aderente alla<br />
massa presente. È chiaro, a questo punto, che è il tempo trascorso che fa la<br />
differenza qualitativa, che si ripercuoterà poi sulla resa del prodotto fi nito.<br />
(Fonte: Grappa, Analisi sensoriale e tecnologica)<br />
Anag sezione di Vicenza<br />
Sede presso Bruno Cavalieri<br />
Via Strasburgo, 21 - 36100 Vicenza<br />
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