2009 - Gustolocale

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44 IL TRINCIANTE ovvero la meraviglia della professionalità La biblioteca La Vigna ristampa un prezioso volume della fi ne del XVI secolo. Vi si narra l’arte di organizzare banchetti nel tardo Rinascimento Lo scorso 10 febbraio, è stata presentata alla Biblioteca La Vigna di Vicenza la ristampa anastatica de Il Trinciante, di Vincenzo Cervio, completato alla sua morte da Fusoritto da Narni, succedutogli alle dipendenze del Cardinal Farnese. Una tiratura limitata su carta di pregio con il contributo della Fondazione Monte di Pietà di Vicenza, per un’opera dedicata a un reverendissimo princeps e già nata per interessare addetti ai lavori, di cui la Biblioteca possiede un prezioso originale del 1622 (terza edizione di una prima veneziana del 1581) oggi inserito nel Servizio Bibliotecario Nazionale. Potenza della comunicazione, coscienza di ciò che merita di fare storia. Nata dalla penna di chi aveva cognizioni di mestiere ad arte nell’organizzare banchetti per autorevoli prelati e signori, accompagna liste di vivande straordinarie alla cronaca delle accoglienze e degli apparati scenografici allestiti. La promessa del titolo di trovarvi tavole che illustrino i contenuti resta purtroppo disattesa, ma non si poteva pretendere di avere nel tardo Rinascimento una sorta di guida step by step di tutto quel ben di Dio di prepa- rativi e presentazioni, che la minuzia descrittiva verbale raffigura comunque in modo efficace. La lettura del solo indice parla all’immaginazione dei cuochi e dei maestri di sala di un’atmosfera fatta di professionalità, garbo, cura per l’ospite - da sempre il sovrano - in cui aleggia la poetica della meraviglia, in questo caso mossa dalla performance dal vivo del trinciante che opera sotto gli occhi dei diretti interessati. Oggi questi concetti scenografici si fondono con altri che toccano la trasparenza e l’igienismo: i carrelli mobili di sala e le grandi vetrate o le telecamere in cucina ce lo confermano. Far stupire qualcuno alla nostra tavola con qualcosa di inaspettato è dargli in realtà proprio ciò che più profondamente si attende, e persino il più svogliato dei clienti che varca la porta del nostro locale con queste aspettative sopìte potrebbe alfine uscire a maggior ragione confortato. Le banalità non premiano né ristoratore né cliente. Ma gli effetti speciali non sono strettamente necessari: la semplicità ottiene gli effetti più disarmanti. Ratatouille docet! Michela Cariolaro promessa del titolo di trovarvi tavole che illustrino i contenuti resta pur- strettamente necessari: la semplicità ottiene gli effetti più disarmanti. Ra-
IL BROCCOLO FIOLARO DI CREAZZO Editore: Terra Ferma Testi di: Antonio Di Lorenzo e Vladimiro Riva Collana: Tecete Pagine: 100 Immagini: 50 a colori Prezzo di copertina: € 10,00 La storia del broccolo fi olaro di Creazzo, da modesto ortaggio a rischio di estinzione a protagonista di trasmissioni televisive nazionali e internazionali, ha dell’incredibile. Questo volume-ricettario ne ripercorre le vicissitudini e ne è al contempo testimonianza con le sue ricette, più di 30, tutte a base di broccolo fi olaro. Sì, perché il broccolo, oltre a fare bene grazie ai suoi antiossidanti, è anche una verdura versatile, adatto a creme, timballi, sughi e farce. I cuochi di Creazzo, piccolo paese appena fuori Vicenza, lo hanno dimostrato e lo dimostrano tuttora, rinnovando ogni anno con successo il loro impegno a promuovere il prodotto anche grazie alla fi era che si tiene nel mese di gennaio.
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