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2009 - Gustolocale

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La zonazione dell’area di Breganze rappresenta quindi<br />

un punto di partenza importante di sviluppo della viticoltura<br />

dei prossimi anni. La scientifi ca vocazionalità emersa<br />

per questa zona DOC storica può ridimensionare il<br />

pericoloso e disinvolto allargamento della coltivazione<br />

della vite in altri ambienti meno vocati, o verso vitigni<br />

meno espressivi anche se più appetiti dal mercato.<br />

Sviluppare questa cultura del territorio darà a noi consumatori<br />

il piacere di poter degustare vini di ancor maggior<br />

qualità e soprattutto tipicità.<br />

Alberto Brazzale<br />

PUNTARE A “VINI DI TERRITORIO”<br />

(ANCHE (ANCHE DA VITIGNI INTERNAZIONALI)<br />

La globalizzazione del mercato ha evidenziato la distinzione tra “vini di vitigno”<br />

e “vini del territorio”. I primi, molto spesso promossi dalle nuove zone<br />

di di produzione, nascono principalmente valorizzando le caratteristiche organolettiche<br />

del vitigno. I secondi, “i vini del territorio”, vengono prodotti con<br />

la consapevolezza che i loro profumi, profumi, sapori e colori siano espressione non<br />

solo del del vitigno di provenienza, ma soprattutto di tutti tutti gli gli altri elementi che<br />

condizionano la produzione: terreno, clima, pratiche agronomiche e anche anche<br />

tradizioni storiche di vinifi cazione. cazione.<br />

La cultura francese francese defi nisce l’insieme di di tutti questi questi fattori con il termine<br />

terroir. terroir<br />

Molti vini francesi (vedi: Borgogna, Champagne, Bordeaux) sono<br />

di eccezionale qualità anche perché frutto di secoli di studio e ricerca del terroir da cui nascono. L’Italia anche<br />

se con un’immensa potenzialità e tradizione vitivinicola ha - per molti motivi - avuto meno attenzione e<br />

consapevolezza verso i propri territori, anche se fortunatamente la mentalità negli ultimi anni è in decisa controtendenza.<br />

Il consumatore riconosce “i vini del territorio” oltre che nel bicchiere anche dalla semplice lettura<br />

dell’etichetta in quanto molto spesso questi vini sono denominati con il nome del luogo di produzione (ad<br />

esempio: Barolo, Valpolicella, Soave, ecc).<br />

La tipicità non è peraltro una caratteristica esclusiva dei vitigni autoctoni. I vini del territorio possono essere prodotti<br />

anche con vitigni internazionali, purchè essi abbiano delle caratteristiche originali ed esclusive indotte da<br />

un territorio. La questione fondamentale risiede sull’origine e non sulla varietà: infatti le Denominazioni di Origine<br />

dovrebbero distinguersi per la zona e non per le varietà, che in molti casi sono le stesse.

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