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2009 - Gustolocale

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Agriturismo Rivagranda<br />

Agriturismo Da Sagraro<br />

Agriturismo Dai Colombari<br />

salumi italiani, ottenuto da un impasto macinato di carne<br />

suina e bovina, ove le carni magre di suino e bovino e<br />

il grasso corposo di suino (pancetta) vengono tritati in<br />

modo che le parti di grasso e di magro magro rimangano ben<br />

distinte, insaporito con sale, sale, pepe e aglio. Il salame cotto,<br />

che ci è stato proposto accompagnato dai nervetti in<br />

insalata, insalata, con fagioli e sottili fette di cipolla, è la conferma<br />

che che del del maiale maiale non non si si butta butta via via niente. niente. I I contadini contadini infatti infatti<br />

impiegavano i tagli migliori per per produrre prosciutti prosciutti e salusalumi crudi mentre i ritagli e le rifi rifi lature, lature, servivano per confezionare<br />

cotechini e e salami cotti. Come “contorno” una<br />

preparazione antica, di di cui troviamo notizie negli scritti di<br />

cuochi del XVI e e XVIII XVIII secolo: i pessit in carpion, deliziosi<br />

pesciolini di acqua dolce fritti e poi poi messi messi a marinare con<br />

odori e aceto.<br />

Immancabile quando si parla di cucina milanese è il risotto<br />

allo zafferano, una preparazione di cui Bartolomeo<br />

Scappi ci parla già nella metà del ‘500, come “vivanda di<br />

riso alla Lombardia”: riso bollito, composto a strati con<br />

uova, zucchero, cannella, scervellata (tipico insaccato<br />

milanese insaporito con lo zafferano) e petti di cappone;<br />

fu soltanto all’inizio dell’800 che nacque il risotto alla milanese<br />

come lo conosciamo.<br />

Come secondo è stato proposto un piatto che attinge<br />

le sue origini nei giorni più bui per l’economia locale,<br />

quando i macellai recuperavano i rimasugli attaccati<br />

alle ossa ed alle pelli del bestiame macellato: i bruscitt;<br />

senza dubbio una della specialità più tipiche della tra-<br />

dizione gastronomica altomilanese, frutto della secolare<br />

esperienza contadina. La carne, sminuzzata fi nemente,<br />

va fatta cuocere a lungo con fi nocchio selvatico, servita<br />

con polenta di farina integrale e funghi.<br />

Se è vero, come è vero, che la boca no la xe straca se<br />

no la sa da vaca, vaca non potevano mancare i formaggi che<br />

contraddistinguono questa terra: il Grana Bella Lodi e il<br />

Gorgonzola, vere espressioni della cultura casearia lombarda.<br />

A concludere il dolce Meneghina al Rhum e biscotti<br />

oss de mord, ossa da mordere, biscotti durissimi<br />

ma friabili che venivano preparati tradizionalmente per il<br />

giorno dei morti.<br />

Paolo Gasparin

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