interpretazioni mitologiche di fenomeni naturali - Centro ...
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L'INCORPOREO (SOSTANZIALE) IN FENOMENI ELETTRICI E<br />
OLFATTIVI: GIORDANO BRUNO, LORENZO MAGALOTTI, E POI<br />
LEOPARDI, PAVESE FRA SIMBOLICITÀ E ANALISI. LO<br />
STRAORDINARIO<br />
<strong>di</strong> Fabio Russo<br />
Uno stimolo sottile alla riflessione è dato da quello stato d’animo che rimane<br />
colpito da cause non percettibili <strong>di</strong> effetti apparentemente non collegati o non<br />
<strong>di</strong>pendenti. Da <strong>fenomeni</strong> <strong>naturali</strong> insomma, <strong>di</strong> cui non si vede la causa materiale<br />
fisica e meccanica. A una spinta succede una reazione comprensibile. Ma non<br />
altrettanto per un effetto magnetico ed elettrico, la cui causa o provenienza non si<br />
riconosce a prima vista, non vedendosi un elemento interme<strong>di</strong>o che colleghi le due<br />
entità. Così per l’olfatto, non meno per la stessa forza <strong>di</strong> gravitazione, e anche per il<br />
vento che non si vede, ma può specie se forzato aspirare o spingere un oggetto (e una<br />
persona), pure per il suono. Effetti a <strong>di</strong>stanza, dunque, senza il ‘mezzo’ (evidente),<br />
come oggi un effetto <strong>di</strong> telecomando o <strong>di</strong> wirless, o <strong>di</strong> raggi X in grado <strong>di</strong> colpire<br />
(non visibili) la zona, raggi laser <strong>di</strong>retti a un bersaglio, ancora <strong>di</strong> anello <strong>di</strong> luce<br />
incanalata (sincrotrone) a scopo <strong>di</strong> innovate ricerche e applicazioni.<br />
Ecco il fascino, il mistero intorno a queste forze segrete della natura. L’uomo<br />
pronto a stupirsi e a temere. Il pensatore pronto a riflettere e analizzare l’effetto <strong>di</strong><br />
quanto c’è ma non si vede. L’artista poi lui pure incline a stupirsi, ma in altro senso<br />
dall’uomo comune o accrescendo le meraviglie della natura (nel Barocco) o<br />
stabilendo un grado <strong>di</strong> rappresentatività simbolica <strong>di</strong> tali <strong>fenomeni</strong> <strong>naturali</strong> (nel<br />
magico e nello scientifico). Forze segrete vitali attive non per contatto, sconfinanti<br />
nel palpito dello spirito, dell’anima, quin<strong>di</strong> tipo <strong>di</strong> realtà che oltrepassa la materia<br />
solida piena («fitta», vedremo più avanti).<br />
Così il pensiero <strong>di</strong> Giordano Bruno. La materia «ha sua <strong>di</strong>vinitade» (qualcosa <strong>di</strong><br />
simile <strong>di</strong>rà Leopar<strong>di</strong>).<br />
Così la riflessione scientifico-letteraria <strong>di</strong> Lorenzo Magalotti, sperimentatore<br />
‘curioso’, raffinato.<br />
Per Bruno l’olfatto e le forze magnetiche (De magia e De vinculis in genere del<br />
1590-92 1 ). Scorrendo alcuni punti del suo pensiero, «Le <strong>di</strong>vinità ci parlano per via<br />
<strong>di</strong> visioni e <strong>di</strong> sogni, che certo da noi sono chiamati enigmi, per la mancanza<br />
d’abitu<strong>di</strong>ne, l’ignoranza e l’ottusità della nostra capacità, ma che tuttavia sono le<br />
stessissime voci e gli stessissimi termini delle cose rappresentabili», 2 e<br />
Così un corpo agisce su un corpo <strong>di</strong>stante […] come per una specie <strong>di</strong> consenso […], dal momento<br />
che ogni corpo è retto dall’anima o da uno spirito che connette le parti con le parti […]. Chi dunque<br />
sarà consapevole <strong>di</strong> questa in<strong>di</strong>ssolubile continuità dell’anima e che essa anima è stretta da una<br />
1<br />
Ma il tema attraversa tutta l’opera, che qui culmina. A cura <strong>di</strong> Albano Bion<strong>di</strong>, Pordenone, E<strong>di</strong>zioni Biblioteca<br />
dell’Immagine 1986.<br />
2<br />
Bruno 1986, p. 31.<br />
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