interpretazioni mitologiche di fenomeni naturali - Centro ...
interpretazioni mitologiche di fenomeni naturali - Centro ...
interpretazioni mitologiche di fenomeni naturali - Centro ...
You also want an ePaper? Increase the reach of your titles
YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.
classici e romantici, il concetto <strong>di</strong> mito, tutto leopar<strong>di</strong>ano, appare già chiaramente<br />
delineato all’interno della visione poetica del poeta ed è definito il rapporto che<br />
Leopar<strong>di</strong> stabilisce tra poesia e mitologia.<br />
Il mito non è figura <strong>di</strong> una verità precedentemente fissata nella gradazione e negli<br />
sviluppi della ragione logica del <strong>di</strong>scorso e successivamente velata per intenzionalità<br />
suasorie-<strong>di</strong>dascaliche, ma è il modo stesso <strong>di</strong> accostare la realtà che si offre<br />
istantaneamente alle sterminate operazioni della fantasia, senza me<strong>di</strong>azioni<br />
concettuali. E la fantasia appartiene alla fanciullezza dell’umanità come anche alla<br />
fanciullezza dell’in<strong>di</strong>viduo.<br />
Gli esiti a cui giunge Leopar<strong>di</strong> possono essere letti come elaborazione e<br />
approfon<strong>di</strong>mento della problematica già toccata due anni prima, nel 1816, nella<br />
Lettera ai compilatori della Biblioteca italiana e anche come articolazione in forma<br />
organica delle riflessioni che costituiscono uno degli antecedenti della Canzone Alla<br />
Primavera.<br />
In questa fase, Leopar<strong>di</strong>, è lontano dall’idea romantica <strong>di</strong> poesia, che giu<strong>di</strong>ca<br />
«strascina[ta] dal visibile all’invisibile e dalle cose alle idee, e tramuta[ta] <strong>di</strong><br />
materiale e fantastica e corporale che era, in metafisica e ragionevole e spirituale» 36 e<br />
oppone agli innovatori una serie <strong>di</strong> argomentazioni in <strong>di</strong>fesa della poesia classica cui<br />
è sotteso un sentir consonante col mondo antico; paragonando la spiritualità dei primi<br />
uomini a quella caratteristica dell’età infantile (che ognuno può ricordare), esalta il<br />
valore della letteratura come regno della fantasia e della naturalezza:<br />
Imperocché quello che furono gli antichi, siamo stati noi tutti, e quello che fu il mondo per qualche<br />
secolo, siamo stati noi per qualche anno, <strong>di</strong>co fanciulli e partecipi <strong>di</strong> quella ignoranza e <strong>di</strong> quei<br />
timori e <strong>di</strong> quei <strong>di</strong>letti e <strong>di</strong> quelle credenze e <strong>di</strong> quella sterminata operazione della fantasia […]<br />
quando ciascun oggetto che vedevamo ci pareva che in certo modo accennando, quasi mostrasse <strong>di</strong><br />
volerci favellare; […] quando i colori delle cose, quando la luce quando le stelle quando il fuoco<br />
quando il volo degl’insetti quando il canto degli uccelli quando la chiarezza dei fonti tutto ci era<br />
nuovo o <strong>di</strong>susato, né trascuravamo nessun accidente come or<strong>di</strong>nario, né sapevamo il perché <strong>di</strong><br />
nessuna cosa, e ce lo fingevamo a talento nostro, e a talento nostro l’abbellivamo […] 37<br />
Ecco, <strong>di</strong>rei che il mito, nelle pagine <strong>di</strong> questo Capo quinto. Dei sogni, corrisponde<br />
bene alle prospettive della prima fase dell’idea <strong>di</strong> mito leopar<strong>di</strong>ana. Alla consonanza<br />
con la scrittura <strong>di</strong> Leopar<strong>di</strong> in questo capitolo con pagine come quella ora trascritta<br />
potremmo aggiungere ulteriori riflessioni teoriche, come:<br />
la naturalezza e bellezza delle favole greche, […] popolarono il mondo <strong>di</strong> persone umane, e alle<br />
stesse bestie attribuirono origine umana, acciocché l’uomo trovasse in certa maniera per tutto,<br />
quello che non l’esempio né l’insegnamento né l’uso né la pedanteria né il gusto classico né le altre<br />
baie fantasticate dai romantici, ma la natura lo spinge irrepugnabilmente a cercare, <strong>di</strong>co enti simili<br />
a se, né riguardasse veruna cosa con noncuranza; e il poeta potesse rivolgersi colle parole a<br />
checchessia, conforme ha per costume ingenito e naturale, non altrimenti che i fanciulli. 38<br />
36 Cfr. e<strong>di</strong>zione cura <strong>di</strong> Binni – Ghidetti 1983, vol. I, p. 915.<br />
37 Ivi, p. 919.<br />
38 Ivi, p. 942<br />
59 5