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Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it

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INTERVENTI PER RIDURRE L'OFFERTA DI STUPEFACENTI<br />

Gli interventi volti a combattere l'offerta di stupefacenti comportano una dimensione nazionale, europea<br />

e una dimensione<br />

internazionale. Nel 1987 le Nazioni Un<strong>it</strong>e hanno organizzato una conferenza mondiale<br />

sul<br />

narcotraffico, alla quale la Comun<strong>it</strong>à europea era rappresentata. La conferenza ha indotto il Parla-<br />

mento europeo a sostenere la lotta internazionale contro la droga con un contributo finanziario di cinque<br />

milioni di euro. Nel 1988 la Comun<strong>it</strong>à ha firmato la convenzione delle Nazioni Un<strong>it</strong>e contro il traffico ille-<br />

c<strong>it</strong>o di stupefacenti e sostanze psicotrope («convenzione di Vienna»). Più specificamente, nel contesto<br />

europeo lo stimolo all'azione comun<strong>it</strong>aria nell'amb<strong>it</strong>o <strong>della</strong> cooperazione contro il narcotraffico è derivato<br />

in larga parte dall'Atto unico europeo del 1987 che, affermando il concetto di mercato unico all'interno<br />

delle frontiere <strong>della</strong> Comun<strong>it</strong>à europea, consentiva la libera circolazione di persone, servizi, cap<strong>it</strong>ali e be-<br />

ni. L'UE è intervenuta per impedire che i trafficanti di droga si servissero <strong>della</strong> «libera circolazione» per i<br />

loro scopi. L'intervento ha assunto tre forme principali:<br />

cooperazione tra forze di polizia contro il narcotraffico, qualora coinvolga due o più Stati membri,<br />

e cooperazione doganale;<br />

azione contro il riciclaggio di denaro sporco, per impedire ai trafficanti di occultare prima e di go-<br />

dere poi dei proventi dei loro crimini;<br />

azione contro l'uso improprio di precursori (uso di<br />

sostanze chimiche lec<strong>it</strong>e per la fabbricazione di<br />

droghe illec<strong>it</strong>e).<br />

Cooperazione tra le forze di polizia: Europol<br />

La convenzione definisce l'obiettivo primario dell'Europol, che è quello di migliorare l'efficacia e la colla-<br />

borazione dei servizi competenti<br />

degli Stati membri per combattere forme specifiche di criminal<strong>it</strong>à orga-<br />

nizzata<br />

di rilevanza per l'UE. L'un<strong>it</strong>à antidroga di Europol ne è stato il primo elemento, cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o nel 1994<br />

come un<strong>it</strong>à non operativa. L'Europol affianca l'attiv<strong>it</strong>à delle forze di polizia e di altre autor<strong>it</strong>à competenti<br />

negli Stati membri, assicurando<br />

tra l'altro:<br />

lo scambio e l'analisi di informazioni sul narcotraffico;<br />

l'addestramento degli agenti di polizia e di altri corpi coinvolti.<br />

L'Europol, che ha sede all'Aia nei Paesi Bassi, è composto sia da ufficiali di collegamento sia dal persona-<br />

le proprio e funge da centro di coordinamento per lo scambio di informazioni tra le forze di polizia degli<br />

Stati membri; esso non è però un «supercorpo»<br />

in grado di dare la caccia e perseguire criminali da un<br />

paese all'altro.<br />

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