Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it
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numero dei recettori dei differenti neurotrasmett<strong>it</strong>ori. Questi processi di plastic<strong>it</strong>à neuronale sono<br />
controllati, in parte, dagli stessi neurotrasmett<strong>it</strong>ori. Ad esempio, variazioni nelle concentrazioni <strong>della</strong><br />
dopamina nelle sinapsi possono modificare in più o in meno il numero dei recettori di questo<br />
neurotrasmett<strong>it</strong>ore. Un ruolo particolarmente importante nei processi di sinaptogenesi svolge l'acido<br />
glutammico. Questo neurotrasmett<strong>it</strong>ore ecc<strong>it</strong>atorio agendo in particolari recettori chiamati NMDA decide<br />
sul "destino" di certi neuroni e di certe connessioni neuronali.Poiché le diverse droghe, come la cocaina,<br />
l'amfetamina, l'eroina e l'alcol modificano l'azione di differenti neurotrasmett<strong>it</strong>ori esse alterano pertanto<br />
le normali condizioni nelle quali devono realizzarsi i suddetti processi neurobiologici. È prevedibile che<br />
l'assunzione di queste sostanze, anche in dosi piccole e per tempi anche non prolungati possa<br />
influenzare lo sviluppo neurobiologico del cervello dell'adolescente e quindi i suoi correlati funzionali:<br />
cogn<strong>it</strong>ivi, emotivi e comportamentali. Poiché nel bambino e nell'adolescente i successivi livelli di<br />
organizzazione di tipo cogn<strong>it</strong>ivo, psicologico, sociologico possono realizzarsi solo se si sono organizzati i<br />
precedenti stadi di organizzazione, un'alterazione nella maturazione neurobiologica potrebbe avere delle<br />
conseguenze a lungo termine.<br />
LO STATO DELL'ARTE<br />
<strong>Il</strong> problema degli effetti di sostanze chimiche sul cervello dell'adolescente è importante per incidenza e<br />
grav<strong>it</strong>à, eppure le ricerche in questo settore sono scarse. Le informazioni disponibili, anche queste non<br />
numerose, provengono dallo studio del cervello del ratto. Accennerò alle ricerche sugli effetti <strong>della</strong> co-<br />
caina, amfetamina e alcol sui neuroni. <strong>Il</strong> primo neurotrasmett<strong>it</strong>ore svolge un ruolo importante nel tra-<br />
smettere<br />
gli effetti gratificanti in questi farmaci e nella loro capac<strong>it</strong>à di dare dipendenza. <strong>Il</strong> glutammato<br />
svolge<br />
invece, come si è detto, un ruolo importante nella plastic<strong>it</strong>à cerebrale. I neuroni dopaminergici<br />
sono presenti alla nasc<strong>it</strong>a, ma è stato osservato che la loro maturazione continua,<br />
sia nel ratto che nei<br />
primati, fino all'età matura, nel senso che si producono più connessioni, più<br />
recettori e più dopamina.<br />
Invece, nell'animale anziano i neuroni dopaminergici si riducono progressivamente di numero. I neuroni<br />
dopaminergici sembrano più attivi nell'animale adolescente. Questi è infatti più attivo e curioso dell'am-<br />
biente dell'animale adulto. L'attiv<strong>it</strong>à esploratoria e la curios<strong>it</strong>à sono considerate tra le funzioni controllate<br />
dalla dopamina nel sistema limbico. Nell'animale adolescente gli effetti stimolanti <strong>della</strong> cocaina e dell'am-<br />
fetamina sono ridotti mentre sono molto forti quelli dell'alcol. Nel primo caso si pensa che i recettori del-<br />
la dopamina sono già "bombardati" in eccesso dalla dopamina endogena. Perché l'effetto dell'alcol sia<br />
potente, non è spiegato. Purtroppo non esistono studi nell'animale adolescente che chiariscono se le<br />
suddette droghe producono maggiore effetto gratificante, se la dipendenza si sviluppa più facilmente e<br />
se persiste più a lungo quando inizia nel periodo dell'adolescenza. Non esistono studi che confrontino<br />
l'effetto delle droghe nel ratto adolescente con il ratto anziano, nel quale i neuroni dopaminergici sono<br />
diminu<strong>it</strong>i.<br />
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