Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it

V
ino, birra, distillati, superalcolici: mille forme di consumo del tutto lecite che non devono far dimen-
ticare i rischi del facile abuso.
L’alcool è una droga che da circa 5.000 anni rende le persone allegre e rilassate. Questa sostanza in-
fluenza l’umore, le sensazioni e il comportamento. Se consumato con moderazione, l’alcool può ridurre le
inibizioni e incoraggiare gli scambi sociali. Le persone hanno diversi livelli di tolleranza, e quindi non è
possibile stabilire una dose consentita uguale per tutti. Di solito si consiglia una dose giornaliera che e-
quivale a 2 lattine di birra, 2 piccoli bicchieri di vino o 2 cocktail medi. Questa dose permette di raggiun-
gere una certa euforia senza produrre effetti collaterali di lunga durata. Si è scoperto che può persino
avere effetti benefici sulla salute.
EFFETTI E RISCHI
Si beve per rompere il ghiaccio verso
gli altri, ma ci si abitua in fretta a
consumi forti, illudendosi di “reggere”. L’abuso porta al rischio di gastriti,
ulcere, epatiti, cirrosi e si stima che, calcolando anche suicidi e incidenti
stradali, le sostanze alcoliche uccidano 17.000 persone ogni anno. L’alcool
è una droga a tutti gli effetti: dà dipendenza, assuefazione, problemi di
astinenza (con tremori, aritmie, allucinazioni) e, in casi estremi, decesso.
Euforia: minore concentrazione, i movimenti diventano incerti, instabilità emotiva, tempi di reazione allungati.
Ebbrezza: aumento della frequenza respiratoria, tachicardia, loquacità, confusione, rossore.
Ubriachezza: incordinazione motoria, insensibilità al dolore, incoerenza, riduzione della capacità visiva
con ridotta visione laterale, riduzione della capacità di giudizio.
Ubriachezza grave: visione doppia, grave incordinazione motoria, confusione mentale, rallentamento
grave
dei riflessi.
Coma:
perdita della coscienza, con assenza di sensibilità e riflessi, con rischi di morte.
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