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Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it

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L'IMPORTANZA DEI RAPPORTI FAMILIARI<br />

Un altro filone di ricerca si è concentrato sullo studio dei bambini e degli adolescenti in<br />

piccole comun<strong>it</strong>à rurali dell'Oregon. Hyman Hops ed i suoi collaboratori dell'Oregon<br />

Research Inst<strong>it</strong>ute stanno seguendo da 10 anni, 500 soggetti di età compresa, al<br />

momento delle<br />

prime interviste, tra gli 11 ed i 15 anni. Nel 90% dei casi la progressione<br />

nell'uso di sostanze è stata la<br />

seguente: astinenza, alcool, tabacco, marijuana e droghe<br />

pesanti. L'uso più elevato di sostanze avviene tra<br />

i 13 ed 14 anni quando gli adolescenti passano dalla<br />

scuola media alla scuola superiore. L'uso di sostanze da parte dei gen<strong>it</strong>ori compreso il tabacco è, anche<br />

in questo caso, uno dei fattori di rischio associato<br />

con l'uso di droghe nei figli. <strong>Il</strong> comportamento dei pa-<br />

dri bev<strong>it</strong>ori ha un impatto negativo sia sui figli<br />

maschi che sulle femmine, maggiore rispetto a quello del-<br />

le madri bev<strong>it</strong>rici il cui cattivo esempio vale solo sui figli nella primissima adolescenza e forse anche me-<br />

no (sino ai 14 anni). Questa ricerca ha evidenziato come gen<strong>it</strong>ori che fumano e bevono aumentano nei<br />

loro figli il rischio di abuso non solo di tabacco ed alcol ma anche di altre sostanza illec<strong>it</strong>e. Confl<strong>it</strong>ti all'in-<br />

terno <strong>della</strong> famiglia e la scarsa capac<strong>it</strong>à di confrontarsi e risolvere i problemi di tutti i giorni sono associa-<br />

ti con un netto aumento del rischio di abusare droghe nei ragazzi che hanno difficoltà nel rapporto con i<br />

loro gen<strong>it</strong>ori e/o nell'affrontare i momenti di crisi. La scarsa coesione familiare e l'uso di sostanze tra gli<br />

amici più cari è pred<strong>it</strong>tivo dei livelli (tipo e quant<strong>it</strong>à) iniziali dell'abuso di droghe. Una buona relazione<br />

familiare può rappresentare un ottimo ostacolo contro la tendenza dei giovani tra i 13 ed i 23 anni a spe-<br />

rimentare le sostanze anche sotto l'influenza di amici tossicodipendenti. La pressione ad usare sostanze<br />

d'abuso è viceversa molto più forte e pericolosa nella prima infanzia, tanto da suggerire, in un'opera di<br />

prevenzione efficace, controlli costanti sui gruppi di coetanei sin dai primi anni di v<strong>it</strong>a sociale (4-10 anni).<br />

Tutti gli studi concordano comunque sulla necess<strong>it</strong>à di poter contare su forti e sane relazioni familiari per<br />

contrastare l'influenza che i giovani eserc<strong>it</strong>ano a vicenda l'uno sull'altro per quanto riguarda le prime e-<br />

sperienze di droga.<br />

ALCOOL<br />

“Al primo bicchiere l'uomo beve il vino, al secondo bicchiere il vino beve il vino, al terzo<br />

bicchiere il vino beve l'uomo" proverbio orientale.<br />

ll fatto che l'alcol sia legale non lo espelle dalla categoria droghe e proprio il fatto che in Italia, in special<br />

modo, ci sia una tradizione millenaria di consumo e produzione di alcolici ci spinge a essere più preoccu-<br />

pati per come si consuma una sostanza che viene percep<strong>it</strong>a come innocua e innocua non è. Si presenta<br />

sempre sotto forma di bevanda, una cultura millenaria ha fatto sì che si produca e consumi in migliaia di<br />

forme e occasioni. Derivato generalmente da fermentazione o distillazione, il contenuto del principio atti-<br />

vo è indicato in gradi.<br />

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