Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it
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presume molto alta la connessione tra part<strong>it</strong>i pol<strong>it</strong>ici e affari criminali in tutta l'area balcanica.<br />
Dopo la fine <strong>della</strong> guerra in Croazia e in Bosnia gli affari illegali si sono concentrati a Belgrado. La crisi<br />
<strong>della</strong> liquid<strong>it</strong>à del regime serbo ha avviato il processo di privatizzazione delle<br />
aziende, estremamente ap-<br />
prezzata dai mercati <strong>it</strong>aliano, greco, cipriota, francese. Nell'area tra Serbia e Albania agiscono i<br />
cartelli <strong>della</strong> droga potenti e violenti, che si occupano di prost<strong>it</strong>uzione, droga e traffico di clan<br />
destini. <strong>Il</strong> giro d'affari è stimato in sette miliardi all'anno, il triplo del prodotto interno lordo dell'Alba-<br />
nia. Nel periodo in cui Sali Berisha è stato capo del governo albanese, ha mantenuto contatti con i clan<br />
mafiosi e, pur esprimendo solidarietà con gli albanesi del Kosovo, teneva anche buoni rapporti con Bel-<br />
grado. Nel '94-95 il traffico di carburante via nave dalla Grecia e dall'Italia giungeva in Albania, e, di<br />
qui, nonostante l'embargo, in Jugoslavia, consentendone il rifornimento. Sempre Berisha ha accettato<br />
l'attuazione degli schemi piramidali per gli investimenti. Gli schemi piramidali, inventati dal mafioso i-<br />
taloamericano Ponzi negli anni '20, sono ist<strong>it</strong>uzioni irregolari simili a banche, che raccolgono valuta<br />
pregiata,<br />
corrispondendo tassi d'interesse molto elevati, con procedimenti speculativi altamente rischiosi.<br />
La mafia <strong>it</strong>aliana ha svolto un ruolo determinante nelle operazioni. Gli schemi piramidali si basavano su<br />
commercio di armi, droga, traffico di clandestini, contrabbando. Alla fine del 1996 si è verifica-<br />
ta l'implosione dello schema e il disastro dell'economia<br />
albanese con il fallimento di molti inve-<br />
st<strong>it</strong>ori privati.<br />
"Guerra alle droghe"<br />
Troppi interessi girano intorno al traffico internazionale delle<br />
droghe. Troppe connessioni con la pol<strong>it</strong>ica,<br />
con l’economia, con la società. Lo rileviamo ancor di più ora che del problema si parla sempre meno. E<br />
quando se ne parla, lo si affronta con schemi culturali che<br />
ben si guardano dall’affrontare la compless<strong>it</strong>à<br />
dei mutamenti sociali in atto, con l’eterno effetto, pol<strong>it</strong>icamente<br />
miope, di ricacciare la polvere sotto il<br />
tappeto buono per far apparire la casa pul<strong>it</strong>a. Da tempo, però, tutti i più attenti osservatori internazionali<br />
sottolineano con decisione che, a fronte di un impegno finanziario<br />
senza precedenti, le forme tradizionali<br />
di contrasto alla diffusione delle droghe hanno portato a ben pochi risultati. Inoltre, le poche esperienze<br />
europee di riduzione del danno e di controllo alternativo del<br />
fenomeno dal lato <strong>della</strong> domanda, ossia sul-<br />
le forme di consumo, sono state circondate dallo scetticismo<br />
dei più, o giudicate come una sorta di resa<br />
morale all’ineluttabil<strong>it</strong>à <strong>della</strong> droga. Tutto ciò ha imped<strong>it</strong>o di<br />
cogliere il problema nella sua global<strong>it</strong>à di fenomeno che<br />
affonda le radici nelle contraddizioni economiche e<br />
sociali del mondo contemporaneo. <strong>Il</strong> problema<br />
droga non è riducibile alla sia pur importante questione delle<br />
dipendenze. Ci sono aspetti relativi alla produzione e<br />
all’offerta di droghe che, appaiono sottovalutati e<br />
affrontati con interventi poco incisivi e contradd<strong>it</strong>tori anche a causa, talvolta, del coinvolgimento di taluni<br />
ambienti dei paesi produttori e dei vantaggi che dall’economia sommersa del narcotraffico traggono in-<br />
sospettabili circu<strong>it</strong>i economico-finanziari). Nel frattempo, l’offerta di droga non ha mostrato sostanziali<br />
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