Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it
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Riciclaggio di denaro<br />
sporco<br />
Anche il denaro, come gli stupefacenti e gli spacciatori, può circolare da<br />
un paese all'altro.<br />
In questa nostra era elettronica, è una realtà che<br />
enormi quant<strong>it</strong>à di denaro possano essere trasfer<strong>it</strong>e in ogni parte del<br />
mondo in pochi secondi.<br />
<strong>Il</strong> denaro «sporco» - i proventi del crimine,<br />
compresi quelli derivati dal traffico di droga - può facilmente mescolarsi a<br />
denaro pul<strong>it</strong>o proveniente da transazioni leg<strong>it</strong>time. Quando questo denaro<br />
si allontana dalle sue origini, talvolta attraverso centri finanziari<br />
internazionali dove i controlli sono tutt'altro che severi, alla fine risulta<br />
indistinguibile dal denaro ottenuto legalmente. È questo il cosiddetto<br />
«riciclaggio di denaro sporco». I trafficanti e altri criminali riciclano i loro<br />
prof<strong>it</strong>ti per poi servirsene per mantenere una v<strong>it</strong>a agiata nel lusso, oppure per investirlo nell'economia<br />
legale, provocando una distorsione del settore finanziario che potrebbe minare alle fondamenta le eco-<br />
nomie nazionali. Per combattere questa piaga, la Comun<strong>it</strong>à europea ha insist<strong>it</strong>o affinché gli ist<strong>it</strong>uti finan-<br />
ziari, come le banche, riferiscano in mer<strong>it</strong>o a tutte le transazioni finanziarie sospette. Una direttiva del<br />
1991 chiede agli Stati membri di intervenire per garantir e che il sistema finanziario sia protetto contro il<br />
riciclaggio di denaro sporco. Gli ist<strong>it</strong>uti finanziari sono tenuti a richiedere i dati identificativi dei propri<br />
clienti, a mantenere la documentazione delle transazioni e a fornire informazioni alle autor<strong>it</strong>à in caso di<br />
fondati sospetti. Inoltre, il segreto bancario va tolto qualora si sospettino operazioni di riciclaggio di de-<br />
naro sporco. Ciò significa che le banche devono consentire alle autor<strong>it</strong>à l'accesso alle informazioni relati-<br />
ve al conto di qualsiasi cliente sospetto di coinvolgimento nel riciclaggio di denaro proveniente dal narco-<br />
traffico. <strong>Il</strong> Parlamento europeo segue con grande attenzione l'impegno di prevenire il riciclaggio di dena-<br />
ro sporco e ha discusso sulle modal<strong>it</strong>à per inserire anche le professioni non finanziarie nel campo di ap-<br />
plicazione <strong>della</strong> direttiva sul riciclaggio del denaro sporco; sta inoltre operando attivamente per ampliare<br />
il quadro legislativo in modo che comprenda ulteriori reati. A parte questi aspetti di amb<strong>it</strong>o comun<strong>it</strong>ario,<br />
gli Stati membri dell'UE, con il sostegno dell'un<strong>it</strong>à antidroga di Europol, sono impegnati in diversi progetti<br />
per il miglioramento <strong>della</strong> cooperazione tra i servizi di controllo e polizia. Sul più ampio fronte internazio-<br />
nale, la Commissione europea partecipa alla Financial Action Task Force (FATF). Ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>a nel 1989 e ge-<br />
st<strong>it</strong>a dagli uffici dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE), la task force<br />
d'azione finanziaria è un organismo internazionale che persegue l'obiettivo di sviluppare e promuovere<br />
iniziative volte a prevenire il riciclaggio di denaro proveniente da attiv<strong>it</strong>à illec<strong>it</strong>e. La FATF ha elaborato 40<br />
raccomandazioni che tracciano il quadro generale degli interventi antiriciclaggio e riguardano la giustizia<br />
penale e gli organismi preposti alla prevenzione dei reati e all'osservanza delle leggi vigenti, la regola-<br />
mentazione del sistema finanziario e la cooperazione internazionale.<br />
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