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Il progetto della 2^ IGEA A - Romagnosi.it

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L’EDEN DELLA DROGA<br />

Un giro d’affari di miliardi di dollari - Prof<strong>it</strong>ti riciclati tram<strong>it</strong>e banche e finanziarie compiacenti - Un intrec-<br />

cio d'interessi a dimensione mondia le - Pesantemente condizionati ambienti pol<strong>it</strong>ici e imprend<strong>it</strong>oriali - I-<br />

nadeguate e tardive le contromisure.<br />

Non saranno molti gli eventuali naviganti, ormeggiati per qualch e tempo nel nostro S<strong>it</strong>o, che ricorderan-<br />

no<br />

il pur celebre film “<strong>Il</strong> papavero è anche un fiore” tra i cui protagonisti vi era Yul Brinner. Prima pellico-<br />

la finalizzata a denunciare i rischi connessi con il gran traffico di stupefacenti provenienti dall’Oriente,<br />

sembra, quasi, oggi, un’opera <strong>della</strong> preistoria.<br />

Si è notato come la diffusione delle sostanze stupefacenti abbia raggiunto una dimensione globale, al<br />

punto da rappresentare un potere enorme, una fonte di prof<strong>it</strong>ti inestimabili, una penetrazione così pro-<br />

fonda nelle varie società, da doversi r<strong>it</strong>enere inestirpabile e fortemente condizionante, a meno che non si<br />

riesca a spezzare la connessione, una specie di patto scellerato, tra criminal<strong>it</strong>à organizzata, settori del<br />

mondo economico/finanziario e frange non marginali del potere pol<strong>it</strong>ico/burocratico.<br />

Dopo aver parlato delle fonti <strong>della</strong> droga s<strong>it</strong>uate nell’emisfero occidentale, è ora la volta dell’Oriente e del<br />

Medio Oriente.<br />

Tra le sostanze stupefacenti il triste primato di determinare in misura prevalente la tossicomania appar-<br />

tiene agli oppiacei, tra i quali un ruolo preminente spetta all’EROINA.<br />

Inutile qui affrontare le ragioni che favoriscono la coltivazione del papavero. Forse non sarebbe inutile<br />

che varie em<strong>it</strong>tenti televisive riproponessero il film di cui si è parlato all’inizio. Un film che sottolineava<br />

già la ramificazione del traffico, gli intricati percorsi dei carichi di droga, la spietatezza dei trafficanti.<br />

Per quanto attiene alle motivazioni all’origine <strong>della</strong> coltivazione del papavero, non è più sostenibile la tesi<br />

delle precarie condizioni di v<strong>it</strong>a e <strong>della</strong> lentezza dello sviluppo del processo socio/economico. Più concre-<br />

tamente si deve ormai parlare di vantaggi incommensurabili derivanti da tale coltivazione e raffinazione<br />

sul puro piano del prof<strong>it</strong>to. Quindi, si tratta una scelta strettamente economico/speculativa sulla base del<br />

solido principio discendente dal rapporto costi/benefici. Sarà cinico, ma è sommamente ridicolo parlare<br />

di riconversione delle coltivazioni tram<strong>it</strong>e le generose erogazione di sostegni economici in dollari (vedi<br />

quelli delle Nazioni Un<strong>it</strong>e, ad esempio). I risultati sono meno che modesti. Non per tornare<br />

sulla cocaina,<br />

ma quando le notizie parlano di una nave da guerra francese che poco<br />

prima <strong>della</strong> metà di giugno ha fermato una nave sospetta, nel Med<strong>it</strong>erraneo<br />

occidentale, scoprendo un carico di svariati quintali di cocaina, quintali non<br />

chilogrammi, si deve prendere atto che i trafficanti sono ormai e da<br />

parecchio tempo, attestati su un piano industriale e finanziario che non può<br />

essere contrastato con i mezzi veramente inadeguati, per non dire altro, messi<br />

in campo dai vari governi. La dottrina mil<strong>it</strong>are afferma che per neutralizzare una potenziale minaccia<br />

bisogna annientarla alla fonte<br />

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