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Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

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♦ garantisce un coordinamento <strong>delle</strong> attività <strong>delle</strong> aziende sanitarie che preveda il pieno<br />

utilizzo <strong>delle</strong> professionalità presenti, al fine di assicurare ai cittadini <strong>per</strong>corsi<br />

assistenziali integrati;<br />

♦ propone alla Commissione regionale <strong>per</strong> il governo clinico della salute mentale<br />

apposite linee guida e cura l’implementazione e la valutazione di quelle in vigore;<br />

♦ gestisce, anche in collaborazione con le Aziende Ospedaliere e Universitarie presenti<br />

nell’area vasta, specifici progetti di area vasta in tema di formazione <strong>delle</strong> risorse<br />

umane nonché progetti diretti alla s<strong>per</strong>imentazione e innovazione nel campo<br />

dell’assistenza e dei relativi <strong>per</strong>corsi.<br />

Piano sanitario regionale 2008-2010 (<strong>Del</strong>iberazione di Consiglio<br />

Regionale del 16 luglio 2008 n.53)<br />

5.6.2.1 Salute Mentale<br />

Nel corso del triennio di vigenza del Piano Sanitario Regionale 2005–2007 è proseguita<br />

l’azione di consolidamento della rete integrata dei servizi territoriali <strong>per</strong> la salute mentale<br />

coerentemente con i principi organizzativi indicati fin dal 1995 dall’OMS nel documento “World<br />

Mental Health: Problems and Priorities in Low– Income Countries” e nel rispetto dei principi<br />

fondamentali che stanno alla base del modello organizzativo dei servizi della Toscana:<br />

• la conferma del divieto di ogni forma di contenzione fisica e l’attenzione alla <strong>per</strong>sona<br />

alla sua storia e al suo contesto culturale e sociale;<br />

• lo sviluppo <strong>delle</strong> più appropriate forme di assistenza e di cura, anche <strong>per</strong> combattere<br />

l’isolamento e lo stigma;<br />

• il “prendersi cura” della <strong>per</strong>sona, il sostegno alla famiglia e la definizione del progetto<br />

terapeutico riabilitativo <strong>per</strong>sonalizzato mirato al su<strong>per</strong>amento <strong>delle</strong> sue difficoltà<br />

psicologiche e se possibile, alla sua guarigione, recu<strong>per</strong>o del suo ruolo sociale e<br />

familiare;<br />

• la realizzazione di servizi di salute mentale di comunità con l’attivazione di interventi<br />

assistenziali che si sviluppino nella, e con, la comunità locale;<br />

• servizi diffusi sul territorio, versatili, culturalmente integrati.<br />

In particolare nel triennio l’impegno della Regione e dei Dipartimenti di Salute Mentale è stato<br />

concentrato su alcune linee di azione:<br />

• analisi e confronto sull’organizzazione dei servizi di salute mentale in coerenza con le<br />

scelte strategiche della Toscana, rivolgendo l’attenzione ai <strong>per</strong>tinenti livelli di<br />

programmazione: Aziendale e <strong>delle</strong> Società della Salute;<br />

• sviluppo di una cultura orientata alla verifica e valutazione del grado di raggiungimento<br />

dei risultati, all’appropriatezza ed efficacia <strong>delle</strong> azioni e al monitoraggio <strong>delle</strong> attività<br />

dei servizi;<br />

• istituzione della Commissione regionale <strong>per</strong> il governo clinico della salute mentale<br />

(<strong>Del</strong>iberazione G.R. 1210 del 12.12.2005) e avvio di azioni riguardanti:<br />

• un’appropriata valutazione dei servizi: l’accreditamento dei servizi <strong>per</strong> la salute<br />

mentale;<br />

• la qualità <strong>delle</strong> cure e la sicurezza dei pazienti (andamento della mortalità su<br />

popolazione di pazienti seguiti dai servizi di salute mentale della Toscana);<br />

• i rapporti tra i Dipartimenti di Salute Mentale e le Università;<br />

• le competenze professionali e la relazione tra o<strong>per</strong>atori e pazienti;<br />

• monitoraggio <strong>delle</strong> attività dei servizi attraverso l’avvio di un Sistema Informativo<br />

Regionale sulla Salute Mentale sulla base del progetto approvato dalla Giunta<br />

regionale con deliberazione n. 1181 del 28.10.2002 e inserimento dello stesso nel<br />

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