Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

aspetto. Altre due notizie flash, una riguarda il problema del lavoro e si tratta di un nuovo
protocollo tra l’Azienda la Provincia per l’applicazione della legge 68 e l’altra riguarda i progetti
individuali personalizzati che l’Azienda ha inserito nella programmazione del 2009 un
numero di circa 70 per la zona Val di Nievole e 70 a Pistoia .Forse sono ancora pochi, ma
su questi andremo a fare una verifica.
Queste sono le novità di maggiore rilievo .
A disposizione per ogni chiarimento. Grazie.
Gemma Del Carlo
Grazie molto Dottoressa. La spesa di Pistoia è molto bassa e deve essere alzata.
Galileo Guidi
Passiamo adesso la parola alla Dottoressa Simona Dei che sostituisce il Direttore Generale
della ASL 11.
Simona Dei – Azienda ASL 11 Empoli
Vorrei presentarvi i punti nodali del percorso che seguono i pazienti con problemi di salute
mentale
nella nostra azienda, attraverso i quali vengono presi in carico con modalità appropriate alla
gravità della loro situazione, graduando le risposte nel tempo.
Nella ASL11 è presente un S.P.D.C. con 12 posti letto, nel quale vengono effettuati circa 360
ricoveri all’anno, dei quali non più dell’8% risulta T.S.O.
La massima degenza registrata corrisponde ad un caso di 28 giorni, inserito per un progetto
assistenziale.
Oltre al S.P.D.C., il percorso dei malati psichiatrici si snoda all’interno del territorio, dove si
trovano risposte residenziali per 40 posti, 18 dei quali in due comunità terapeutiche ad alto
livello assistenziale, più le residenze assistite e i gruppi appartamento. Quindi un’attività
domiciliare che viene fornita ai pazienti con diverso livello di assistenza, in grado di seguire 25
persone in un contesto protetto ma non sanitarizzato.
Quando il bisogno si riduce ancora ed è possibile un maggior livello di autonomia, con una
tutela più leggera, nella nostra realtà è stata definita la proposta dell’abitare insieme; l’abitare
insieme consiste nella possibilità dei pazienti con problemi psichiatrici di continuare a vivere in
casa propria insieme ad altri pazienti, attraverso un percorso comune. E’ attiva per 15
persone, che vivono in gruppi di due/ tre, supportati dai servizi sociali e sanitari (infermieristici
e psichiatrici) a casa loro con una vita relativamente normale. Ed ultimo sbocco, ma primo per
importanza a fini riabilitativi, alla fine del percorso di cura esiste la possibilità dell’inserimento
nel mondo del lavoro attraverso la cooperativa Petaso, costituita nel 2000 ad Empoli,
appositamente per dare risposte a persone con problematiche di questo tipo. Nella
cooperativa Pegaso sono assunte 35 persone, delle quali 22 con inserimento terapeutico, con
un fatturato medio annuale di 300mila euro: fatturato che consente loro, pur con i loro
problemi, di sentirsi parte attiva della società civile.
Per coloro che presentano disagi e situazioni transitorie o lievi, è possibile inoltre rivolgersi ai
centri diurni e ai servizi ambulatoriali, organizzati nella Val D’Elsa, nell’Empolese e nel Val
D’Arno, due dei quali aperti sulle dodici ore.
Ho cercato di delinearvi molto brevemente il percorso di salute mentale possibile per gli adulti
nella nostra realtà locale, ma vorrei precisare che nell’ambito dell’infanzia vi sono molti servizi
differenziati, a partire da quelli destinati alla riabilitazione della disabilità.
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