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Gemma Del Carlo - Coordinamento Toscano delle Associazioni per ...

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davanti a voi <strong>per</strong> condividere questo particolare destino che non è certamente unico; noi<br />

abbiamo cercato di fare qualcosa che ci sembrava giusto <strong>per</strong> tutti, c’è stato risposto da<br />

<strong>per</strong>sone del servizio pubblico di fare qualcosa nel privato. Noi ci aspettavamo che questi<br />

appartamenti sarebbero stati utilizzati dal pubblico con il quale abbiamo sempre lavorato. Per<br />

questo stamani mi è stata data la possibilità di parlare, certamente sono solo pochi accenni a<br />

dura vita fronteggiata da tante avvenimenti e tante sofferenze, ma anche da tante gioie <strong>per</strong>ché<br />

tutto quello che è stato naturale <strong>per</strong> altri bambini <strong>per</strong> nostro figlio è stata una cosa stimolata<br />

sempre. Io vi ringrazio <strong>per</strong> l’ascolto e s<strong>per</strong>o che questa vicenda trovi nel convegno del<br />

prossimo anno un’altra risposta. Grazie.<br />

<strong>Gemma</strong> <strong>Del</strong> <strong>Carlo</strong><br />

Grazie Vanna e diamo la parola a Franca Fiorini, Presidente del Corsam.<br />

Franca Fiorini - Corsam<br />

Buongiorno a tutti. L’attuale momento storico sta orientando la società verso scelte che<br />

tendono a risolvere problemi complessi, con semplificazione e con l’attuazione di <strong>per</strong>corsi di<br />

separazione, laddove fino a ieri prevaleva la logica di integrazione, vedi soprattutto quella<br />

socio-sanitaria e quella tra presidi e servizi di natura diversa. La salute mentale può risentire<br />

in maniera particolare di tale orientamento se si rammenta un passato ispirato alle stesse<br />

logiche di stigma e espulsione della diversità. Con la consapevolezza di tali problemi e lo<br />

spirito di affermare i valori di una salute mentale di comunità, o<strong>per</strong>atori di servizi di salute<br />

mentale, familiari e utenti e semplici cittadini hanno scelto di dar vita ad un’associazione che<br />

promuova sul piano politico, culturale e o<strong>per</strong>ativo un modello di lavoro che garantisca il<br />

rispetto dei diritti di cittadinanza affermati trent’anni fa dalla legge 180 e conseguiti con<br />

coerenza in buona parte della nostra Regione. Vi parlerò del Corsam del quale amplieremo il<br />

discorso nel nostro prossimo convegno che terremo in primavera in una località della<br />

Toscana. Il Corsam, <strong>Coordinamento</strong> Regionale <strong>per</strong> la Salute Mentale, ufficialmente costituitosi<br />

nel maggio scorso, si riconosce nei principi ispiratori, nelle modalità di lavoro e nelle forme<br />

organizzative dei servizi di salute mentale che si rifanno al modello toscano <strong>per</strong> la salute<br />

mentale e coerentemente con esso intende promuovere il coinvolgimento di tutti i soggetti<br />

sociali più interessati in un confronto che rilanci e riattualizzi i temi della salute mentale di<br />

comunità in una condivisione di politiche e di interventi che rendano sia i servizi sia le<br />

istituzioni più <strong>per</strong>meabili alla domanda di salute espressa dal territorio. Il Corsam è costituito<br />

da tutte quelle figure professionali o<strong>per</strong>anti in numerosi servizi rappresentativi della maggior<br />

parte della Toscana e da diverse associazioni di familiari e utenti. Questo credo che sia una<br />

cosa unica in Toscana e credo anche in Italia <strong>per</strong>ché è la concretizzazione dell’integrazione<br />

tra soggetti diversi. L’obiettivo comune è favorire concretamente e non a parole la centralità<br />

della <strong>per</strong>sona durante il suo <strong>per</strong>corso di cura così che ogni utente sia il soggetto di un progetto<br />

terapeutico riabilitativo <strong>per</strong>sonalizzato che risponda all’insieme dei suoi problemi e dei suoi<br />

bisogni bio-psico sociali. Questo è possibile solo se il gruppo di lavoro curante è multiprofessionale<br />

e si integra con gli altri soggetti sociali presenti nella comunità di riferimento.<br />

Anche la Regione Toscana notoriamente si è sempre posta all’avanguardia <strong>delle</strong> politiche ad<br />

alta integrazione socio sanitaria riorganizzando i servizi sanitari in funzione dei <strong>per</strong>corsi di<br />

cura di integrazione interna ispirati alla comprensione della sofferenza, all’inclusione della<br />

diversità mentre l’attuale congiuntura politica economica stenta a mantenere un’impostazione<br />

comunitaria di nostro interesse. Il Corsam condivide pienamente i piani emanati dalla Regione<br />

Toscana, tuttavia durante gli incontri tra i nostri associati è emerso un lamento tra quanto è<br />

indicato sui documenti ufficiali e la loro concreta possibilità attuativa. Su questo mi vorrei rifare<br />

anche all’elenco dei punti critici che sono stati espressi da <strong>Gemma</strong> <strong>Del</strong> <strong>Carlo</strong> a conferma di<br />

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